Per DeAndre Ayton è tempo di ricominciare una nuova stagione con la canotta dei Phoenix Suns. Dopo aver passato l’intera offseason in rotta con Monty Williams, il lungo è tornato a parlare del suo rapporto con il coach ai microfoni di Arizona Republic. Secondo quanto svela Ayton, i problemi ci sono effettivamente stati, ma ora il peggio sembra essere passato:
“Voglio dire, parliamo. Alla fin fine siamo qui per contribuire alla vittoria. Tutto è tornato alla normalità, onestamente non è cambiato nulla. Tutti sapete che rapporto abbiamo. Se c’è chi vuole alzare un polverone, sono fatti suoi. Siamo qui per lavorare e conquistare il titolo: non abbiamo tempo da perdere. Posso essere sembrato scocciato, ma stavo semplicemente cercando di farla diventare una storia. Purtroppo mi si è ritorta contro, ma non posso farci niente. Quello che so è che ci siamo messi al lavoro: ci diamo battaglia, ci spingiamo molto in allenamento. E il coach lo adora.”
Sull’eliminazione negli scorsi Playoff, il lungo non ha ancora trovato una spiegazione definitiva al KO subito in Gara-7 contro Dallas:
“Non so di preciso quale fosse il problema, ma so per certo che non abbiamo giocato come avremmo dovuto. Tutto qui. Non abbiamo fatto le cose che normalmente fanno i Phoenix Suns. E questo emotivamente ci ha prosciugati, facendo subentrare la frustrazione. Ma è stata una partita. L’abbiamo messa alle spalle. Nella NBA è importante quello che fai oggi, non quello che hai fatto ieri.”
NBA, Ayton: “Sto bene a Phoenix”
Poi, sul futuro a Phoenix:
“Questo è un business, non la si può prendere sul personale. Si viene ricompensati per quello che si fa in campo. Per come la vedo io, la cosa importante è essere stato considerato un giocatore da massimo salariale. Poi sono contento di poter giocare con un gruppo di compagni con cui sono cresciuto e tra cui ho alcuni dei miei migliori amici, da Devin a Mikal fino a Cam Payne e Cam Johnson. Sono fratelli di bolla. Sono contento di essere di nuovo nella Valley, qui mi conoscono da quando ho 15 o 16 anni. Sono fortunato. Probabilmente non è quello che il mondo vuole sentire, ma non me ne frega niente del resto del mondo. Mi interessa di quelli che mi vogliono bene e che vogliono vincere con me. Ora non vediamo l’ora di mostrare quello che siamo veramente”.
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