Durante la giornata di ieri sono emerse novità riguardo il processo dell’ormai ex giocatore degli Charlotte Hornets, Miles Bridges, accusato di violenza domestica nei confronti della fidanzata e dei figli.
Nell’ultimo processo, il giocatore ha deciso di accettare le accuse senza ritenersi formalmente colpevole delle violenze perpetrate; in questo modo, Bridges eviterà la detenzione in galera ma sarà costretto a scontare almeno tre anni di libertà vigilata.
Nel periodo di libertà vigilata, Miles Bridges dovrà frequentare degli incontri sulla violenza domestica e sull’educazione dei figli per un totale di 102 settimane, oltre a svolgere almeno 100 ore complessive di lavori utili alla comunità.
Il restricted free agent di Charlotte inoltre, dovrà sottoporsi ogni settimana ad un test anti-droga per la marijuana, concessa solo a seguito di una valida prescrizione medica. Inoltre non potrà in alcun modo possedere armi da fuoco, munizioni o qualsiasi altro tipo di armi e dovrà rispettare un’ordinanza restrittiva dalla ex fidanzata di 10 anni.
L’ufficio del procuratore del distretto della contea di Los Angeles ha rilasciato un comunicato in merito:
“Crediamo che questo tipo di risoluzione sia la via migliore per permettere al signor Bridges di scontare la pena per la sua condotta. Siamo consci del fatto che i rappresentanti della vittima e la vittima stessa volessero una risoluzione del caso rapida, ed entrambe le parti hanno concordato con tale soluzione.”
Al momento Miles Bridges rimane non legato ad alcuna franchigia della lega, e l’NBA ha nelle sue mani il diritto di sospendere, multare e squalificare il giocatore a causa della sua scelta di accettare le accuse.
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