Ieri notte c’è stato il grande ritorno di Rudy Gobert nello Utah, lui che dopo 9 grandi stagioni a Salt Lake City, si è trasferito durante l’ultima offseason. Come previsto, il francese è stato accolto con applausi dai tifosi presenti e gli è stato anche dedicato un video tributo durante il match. Il lungo ha ammesso che non è stato facile concentrarsi solo sulla partita e non lasciare che le emozioni prendessero il sopravvento.
“Stasera è stato fantastico, ma anche un po’ strano arrivare all’arena con il badge della squadra ospite, andare nello spogliatoio della squadra ospite. Ho cercato di godermi il momento. I tifosi hanno iniziato a fischiettarmi un po’, cosa che rispetto, ma è stato grandioso.”
Di fronte ad una squadra – quella dei Jazz – che ha recuperato Mike Conley ma è stata privata di Lauri Markkanen, Collin Sexton e Simone Fontecchio, i Wolves sono riusciti ad ottenere la vittoria con il punteggio di 118-108. Gli ultimi 2 punti segnati dagli ospiti, più precisamente da Rudy Gobert, hanno suscitato polemiche. Con la partita ormai chiusa, il francese è andato a segnare i suoi 21 e 22 punti. Quindi, Malik Beasley non l’ha presa bene:
“È stata solo una mancanza di rispetto. Ci sono regole non scritte nel basket ed è quello che gli ho detto”
Questa la risposta di Gobert a riguardo:
“Mi è stato insegnato a giocare fino all’ultimo secondo. Non c’è mai stata alcuna intenzione di mancare di rispetto a nessuno. Questi ragazzi che si mettono davanti a me, non faranno comunque niente di violento… detto questo non ho potuto stringere la mano ai miei ex compagni, quindi questa cosa ha rovinato il mio momento, ma è andata così. Alcuni ragazzi vogliono solo attenzione.”
Anche l’allenatore dei Jazz Will Hardy era piuttosto incazzato:
“È stato un bel layup”, ha detto sarcasticamente Hardy. “Adesso ha 22 punti a referto. Ha fatto una grande partita. Questo è quello che penso di questa azione.”