I Portland Trail Blazerscadono contro OKC, ma per Damian Lillard questa resterà una notte indimenticabile: con i 28 punti realizzati, infatti, diventa il miglior marcatore della storia della franchigia. Supera così Clyde Drexler che, dal 1983 al 1995 segnò 18.040 punti in 867 presenze.
Damian Lillard: “Superarlo era un mio obiettivo. Ho tanti giocatori in lista che voglio superare”
La sconfitta forse rende meno magico il momento, ma Damian Lillard è comunque orgoglioso di quanto fatto questa notte. Superare Drexler nella classifica marcatori All-time di Portland era un suo obiettivo, come racconta in conferenza stampa post partita:
“Raggiungere la vetta, diventare il numero uno è una bellissima sensazione. Ovviamente non è la stessa cosa avendo perso, con una vittoria mi sarei sentito meglio ma voglio celebrare questo mio traguardo: è un onore, era un mio obiettivo e ho tanti giocatori in lista che voglio superare. Entrare nella storia di questa franchigia che ha tanti giocatori importanti è davvero un’emozione speciale: ringrazio tutte le persone che in qualche modo hanno contribuito. Voglio però concentrarmi sulla partita, perché è la cosa più importante: volevamo vincere ma così non è stato e questo ci fa male”
I complimenti della dirigenza e dell’ex compagno McCollum
Superare Drexler rende Damian Lillard il giocatore più importante della storia dei Portland Trail Blazers. In una note il GM Joe Cronin si complimenta con lui per il traguardo raggiunto:
“L’impegno di Damian per Portland è ora incapsulato con questa prestigiosa pietra miliare della carriera. La sua dedizione, umiltà e duro lavoro sono stati i pilastri del suo percorso fino a questo momento: a nome dell’organizzazione, vorremmo congratularci con Damian per questo grande risultato e ne aspettiamo molti altri”
I complimenti arrivano anche da C.J. McCollum, ex compagno di Lillard attualmente ai Pelicans:
“Sono felicissimo per lui, ma non sono sorpreso di questo traguardo. Lui è un grandissimo giocatore, sapevamo che prima o poi ci sarebbe riuscito”
"I am extremely happy for him, and I am not surprised. That is something we expected him to accomplish because of his greatness,"