Dopo essere stato relegato in panchina da coach Borrego ed aver successivamente subito il taglio da parte degli Charlotte Hornets nel novembre 2020, la carriera di Nicolas Batum sembrava volgere al termine. Ma per fortuna del francese c’è stato qualcuno che ha creduto in lui e quel qualcuno erano i Los Angeles Clippers. Nella partita giocata mercoledì Batum ha trovato la sua personale “vendetta” guidando i suoi Clippers alla vittoria proprio contro gli Hornets 126-105 con 21 punti ed un mostruoso 7/10 dalla lunga distanza. Solo un paio di stagioni fa, il numero 33 dei Clippers non pensava di poter avere un ruolo così importante in una contender.
“Due anni fa, non pensavo che sarei stato in questa situazione oggi, che avrei giocato ancora molto, che avrei avuto un ruolo in una contender. Pensavo più alla pensione.”
Batum continua ammettendo di non essere stato all’altezza delle aspettative negli ultimi anni agli Hornets.
“Capisco perché sono stato trasferito e forse avrei dovuto fare di più”.
Steve Clifford, ex allenatore di Batum a Charlotte, è tornato in questa stagione proprio sulla panchina degli Hornets ed ha confidato ciò che pensa di Batum.
“È il QI del basket. Prendere decisioni su entrambi i lati del campo, sapere dove andrà a finire la palla prima di prenderla. Prima c’erano molti giocatori così. Ora sono pochi. È lui è uno di quelli”.
Ora il nuovo allenatore di Batum è Tyronn Lue che ne tesse le lodi ed è felice di poter contare su di lui.
“È stato importante ogni anno da quando è qui”.
Prima di approdare nella città degli angeli Batum sembrava aver fatto intendere che avrebbe concluso la sua carriera dopo le Olimpiadi del 2024, ma ora sembra aver rivisto i suoi piani.
“Dopo quello che è successo a Charlotte mi sono ripromesso, soprattutto con la Francia, che avrei fatto di tutto per ritirarmi come voglio. Questo è l’atteggiamento che ho adesso. Continuerò a lavorare e dovranno cacciarmi. Buona fortuna.”
In questa stagione il francese sta giocando 21 minuti a partita con medie di 6.3 punti, 4.4 rimbalzi e 1.4 assist con il 45.8% al tiro di cui un buonissimo 43% da dietro l’arco.
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