Continua il periodo di rimonte impossibili in NBA. Infatti, dopo le rimonte dei Clippers contro i Pistons e dei Mavericks contro i Knicks, per la terza notte consecutiva si realizza un’altra rimonta alquanto improbabile.
Questa volta tocca ai Chicago Bulls, che nella notte italiana rimontano 11 punti di svantaggio ai Bucks negli ultimi 2:18 sul cronometro (Milwaukee Bucks che avevano toccato addirittura il +15 durante il quarto quarto) e riescono a portare a casa la vittoria per 119-113 all’overtime.
Chicago diventa così la sesta squadra nelle ultime 20 stagioni a rimontare e vincere da tale situazione di svantaggio: prima della palla a due alzata allo United Center il record era di 5-12.535.
La rimonta dei Bulls è stata propiziata da DeMar DeRozan – autore di 42 punti, 10 rimbalzi e 5 assist – dopo un episodio accaduto a circa 7 minuti dalla fine del terzo quarto con Grayson Allen.
Il numero 12 dei Bucks stava cercando di portare un blocco su DeRozan, ma a seguito di una spinta di Patrick Williams è andato a sbattere con il gomito ad altezza schiena dello stesso DeRozan.
Allen ha cercato di difendersi dalle “accuse” dei giocatori dei Bulls sostenendo che il contatto fosse del tutto accidentale.
”Sono stato spinto contro il blocco. Stavo cercando di scivolare verso l’angolo e mi sono imbattuto in lui [DeRozan].”
Subito dopo il fischio DeRozan si è alzato e si è diretto verso Allen con fare minaccioso, prima di essere bloccato da alcuni giocatori dei Bucks.
”Appena ho subito il colpo mi sentivo come se fossi nel bel mezzo di una partita di football americano.”
Allen non è nuovo a questo tipo di vicissitudini quando incontra i Chicago Bulls. Infatti, già lo scorso gennaio provocò, con un bruttissimo fallo, la frattura del polso ad Alex Caruso ed il conseguente intervento chirurgico che lo tenne fuori dai parquet NBA per circa due mesi. I tifosi dello United Center fischiano tuttora Allen quando entra in possesso di palla, proprio come è accaduto nella partita di ieri notte. È proprio per questo precedente che DeRozan non crede al fatto che il contatto sia stato del tutto accidentale.
”È il suo curriculum. Se fosse stato Boban [Marjanović] degli Houston Rockets, non avrei fatto niente. Ma conoscendo il suo passato, l’ho trovato un colpo eccessivo.”
DeRozan ai microfoni di fine partita ha insistito più volte sul fatto che l’alterco con Allen non gli abbia fornito nessuna motivazione in più. Ma il numero 11 dei Bulls ha guidato la rimonta dei suoi segnando 22 punti da lì in poi. Ma, purtroppo per i Bucks, “Deebo” non si è fermato qui. Nell’overtime ha segnato 10 dei 13 punti dei Bulls ed ha distribuito l’assist per la tripla di Nikola Vučević. Secondo Zach LaVine, DeRozan ha risposto nel migliore dei modi.
“DeMar ha risposto nel modo giusto. I successivi 20 minuti, hai visto cosa è successo.”
DeRozan ha concluso svelando gli ingredienti della storica rimonta messa in atto dalla franchigia dell’Illinois.
“Siamo rimasti fedeli e abbiamo continuato a combattere fino all’ultimo secondo. Non ci siamo scossi quando abbiamo commesso degli errori in difesa. Siamo rimasti fedeli. Abbiamo mostrato tanta resilienza durante l’intera gara.”
Non sono quindi bastati i 45 punti e 22 rimbalzi di un dominante Giannis Antetokounmpo ai Milwaukee Bucks, che tornano nella città di Fonzie con la quarta sconfitta consecutiva.
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