In una conversazione piuttosto atipica, via messaggio, con Chris Haynes di Bleacher Report, Jae Crowder ha espresso chiaramente il proprio punto di vista sulla situazione tecnica e ambientale venutasi a creare ai Phoenix Suns. Da mesi il giocatore è ai margini del progetto e attende solo di conoscere la futura destinazione della sua carriera. L’incombente Trade Deadline del mercato NBA ha presentato l’occasione per mettere i puntini sulle i.
Jae Crowder punta il dito contro il coaching staff dei Suns
Ecco quanto dichiarato da Crowder:
“Ho parlato con tutti i giocatori con i quali ho condiviso quello spogliatoio e tutti, ribadendo il rispetto per la mia decisione, hanno sottolineato quanto [io] manchi. Sono grato di avere la loro comprensione. La mossa di mettermi alla porta è stato un colpo alle spalle non solo nei miei confronti, ma anche verso i miei compagni, come potete constatare parlandone con loro.”
In questo periodo di assenza forzata dal parquet, Crowder si sta allenando ad Atlanta, usufruendo degli impianti di Georgia Tech. Il ritorno in NBA è l’obiettivo:
“ Continuerò a prepararmi quotidianamente alla battaglia […] Sono felice che i miei compagni abbiano riconosciuto la mia leadership ma [allo stesso tempo] mi sento confuso e ferito dai miei allenatori, che non hanno riconosciuto cosa posso portare alla squadra e all’organizzazione. [Questa situazione] non ha nulla a che vedere con differenze [di vedute] sul piano finanziario o contrattuale.”
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