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NBA, Antetokounmpo ne fa 50 contro New Orleans: “Voglio lasciare un segno come i campioni del passato”

Il giocatore ha demolito la difesa di NOLA

Giannis Antetokounmpo

Per la quarta volta in questa stagione, Giannis Antetokounmpo ha firmato una seconda partita di fila con almeno 40 punti. Autore di 41 punti a Indianapolis venerdì, nella notte il greco ha registrato altri 50 punti contro i Pelicans. È la quinta volta in carriera che raggiunge quota 50 punti segnati in un match singolo in regular season (il suo record è di 55 punti, stabilito a inizio gennaio contro Washington):

“Ho solo cercato di essere aggressivo, di attaccare il canestro, di cercare di trovare i miei punti, di lavorare sul mio ritmo, di creare semplicemente. È la mia terza partita da quando sono tornato, la quarta, ho solo cercato di riprendere il ritmo. A volte funziona a tuo favore, è stato il caso stasera.”

Giannis ha segnato gli ultimi tre punti per arrivare a quota 50, quando la partita era ormai in ghiaccio, creando un certo malumore negli avversari che non hanno gradito il gesto. In conferenza stampa, Antetkounmpo ha però spiegato che questo tipo di opportunità non si presenta tutti i giorni e che una delle sue motivazioni per continuare a firmare questo tipo di prestazioni è quella di poter mostrare un giorno ai suoi figli che tipo di giocatore era:

“Sì, sapevo di essere a quota 47 punti, non mentirò. Avevo messo un canestro poco prima e sapevo che se avessimo preso il rimbalzo successivo avrei tirato di nuovo. Non ho esitato affatto, sono riuscito a prendermi il tiro dalla distanza e segnare. Raggiungere quota 50 è uno di quei momenti che non puoi mai dare per scontato perché non sai mai se accadrà più.”

Poi, la chiosa:

“Loro (i suoi figli, Liam e Maverick) potrebbero dire ‘Papà, sei noioso. Sei inutile. Non vogliamo vedere i tuoi highlights, abbiamo sentito tanto parlare di te… ma vogliamo guardare Scooby-Doo’, o qualcosa del genere. In ogni caso, continuerò a giocare in questa maniera, a creare nello stesso modo in cui hanno creato quelli del passato, in modo da poter rivedere i miei momenti salienti come posso rivedere oggi quelli di Magic, Kevin Garnett, Kobe Bryant, Allen Iverson, KD, LeBron, Tim Duncan … Hanno creato così tanta arte nel corso degli anni e possiamo guardarci indietro e ammirare ciò che hanno fatto.”

 

 

 

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