I Golden State Warriors ce l’hanno fatta, agguantando la prima vittoria esterna dopo 11 sconfitte consecutive. La squadra di Steve Kerr ha avuto la meglio sui Rockets (121-108).
Si tratta dell’ottava vittoria in trasferta dei Warriors (solo Spurs, Rockets e Spurs ne hanno meno). Prima di questa, i Warriors stavano fronteggiando la striscia di sconfitte esterne più lunga da quando Steve Kerr è sulla panchina (e seconda solo ai Chicago Bulls del 1998-99, che ne avevano perse dodici).
Nella vittoria di ieri notte si sono rivelati decisivi Steph Curry e Klay Thompson. Curry ha terminato con 30 punti, mentre Thompson con 29 (entrambi hanno messo a segno cinque triple).
Grazie al successo, e al tracollo dei Mavs contro i Grizzlies, i Warriors sono balzati al sesto posto della Western Conference (con un vantaggio di mezza partita sui Mavs, e uno svantaggio di una partita e mezzo sui Clippers). Adesso dovranno affrontare la quinta trasferta consecutiva, mercoledì, proprio contro i Mavericks.
Come ha ricordato Draymond Green a fine partita, la squadra ha ancora molto lavoro da fare:
“Sicuramente è bello vincere. Ma non ci siamo ancora rialzati del tutto. Abbiamo solo vinto una partita. Adesso dobbiamo vincere la prossima.”
Parere condiviso anche da Steph Curry:
“È appagante uscire dal campo sapendo di aver fatto quello che dovevi fare. Così come è bello vedere qualche sorriso in più sulle nostre facce. Ma dobbiamo sicuramente giocare meglio.”
Infine, anche un altro protagonista della vittoria di ieri sera, ovvero Klay Thompson, ha voluto dire la sua. In particolare, pur cercando di rimanere concentrato come i suoi due compagni, si è detto eccitato per l’imminente post-season:
“Ogni partita è importante, in vista dei playoff. Non c’è niente come la post-season. E le ultime sette, otto partite saranno un ottimo riscaldamento per il momento più importante della stagione.”
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