Coinvolto nella trade che ha portato Kevin Durant in Arizona, Mikal Bridges ha interpretato con grande professionalità il suo nuovo ruolo ai Brooklyn Nets, mettendo a frutto le sue doti di scorer.
Mikal Bridges è l’ironman NBA
Per una serie di incastri nel calendario NBA, il tempismo dello scambio nel mese di febbraio ha fatto sì che l’ex Vilanova fosse disponibile per 83 partite di stagione regolare, in luogo delle tradizionali 82 che popolano la schedule delle 30 squadre. Non si tratta di una prima volta assoluta nella storia NBA: prima di Bridges sono stati 42 i protagonisti della curiosa coincidenza, l’ultimo dei quali Josh Smith nel 2014-2015.
In campo per appena 4″ contro i Philadelphia 76ers nel regular season finale, Bridges ha tenuto così viva la striscia di 426 partite NBA consecutive giocate.
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Di fatto, dal suo ingresso nella lega non ha mai saltato una partita. Unica eccezione? Una sfida in programma il 9 febbraio 2023, che ha saltato, suo malgrado, in attesa dell’ok definitivo allo scambio.
In un contesto dove ragionamenti sul load management sono all’ordine del giorno, l’entusiasmo di Bridges è una boccata di aria fresca. Così aveva commentato il possibile traguardo qualche giorno fa:
“Da un paio d’anni gioco i Playoff, quindi è un po’ che disputo più di 82 partite a stagione. È tutto folle, la storia di non aver mai saltato una gara, la partita extra. Folle e figo allo stesso tempo.”
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