I Sacramento Kings non hanno ancora alzato bandiera bianca. Ieri notte, al Chase Center, hanno distrutto i Golden State Warriors (118-99) e pareggiato la serie sul 3-3.
“Non eravamo pronti”, ha dichiarato Klay Thompson dopo la batosta.
“Abbiamo avuto molti cali di concentrazione, e loro ne hanno approfittato subito”, gli ha fatto eco Steph Curry.
E infatti i Warriors sono apparsi piatti, sin dalle prime battute. Nella prima metà hanno perso troppi palloni (9) e vanificato troppi possessi (7), concedendo agli ospiti un vantaggio di 15 punti.
Merito di un 40% nel pitturato dei Kings, opposto a un misero 27.8% dei Warriors, e ai 32 rimbalzi degli ospiti (11 dei quali offensivi). Eppure, dopo essere entrati negli spogliatoi, Golden State era sotto solo di sette lunghezze (grazie ai 29 punti combinati di Curry e Thompson).
Sembrava quasi che i padroni di casa potessero raddrizzare la partita nella ripresa, ma così non è stato. I Kings sono scesi in campo con il quintetto piccolo, che contrariamente a gara 5 ha distrutto la difesa Warriors e deciso la partita (finita con un margine di 19 punti).
“Faceva parte della loro strategia”, ha dichiarato Steve Kerr nel post-partita. “Usare il quintetto piccolo, aprire il campo per avere più spazio per manovrare. E noi non abbiamo risposto bene. La nostra difesa non ha reagito bene, in certe situazioni. Adesso riguarderemo i filmati e cercheremo di capire cosa possiamo migliorare.”
De’Aaron Fox ha terminato con 26 punti (10-18 dal campo) e 11 assist, segnando o assistendo 56 punti totali, mentre Malik Monk è esploso con 28 punti dalla panchina. Inutili i 29 punti di Steph Curry e i 22 di Klay Thompson, visto che Golden State ha tirato un misero 37.6% dal campo.
Adesso la serie ritorna a Sacramento, per la decisiva gara 7 (domani, ore 21.30 italiane). Golden State avrebbe sicuramente preferito evitare un altro viaggio in trasferta ma, come ricordato da Klay Thompson, dopo la vittoria di gara 5 (la migliore della stagione per il n.11) i Dubs si sentono fiduciosi di potercela fare.
“Tocca a noi andare a Sacramento e giocare in maniera opposta rispetto a stanotte. Conosco questa squadra. Conosco questi ragazzi. Con loro ho giocato ai massimi livelli, e quindi so di cosa sono capaci. Domenica risponderemo da campioni.”
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