Forte del primo sweep ai Playoff nella storia della franchigia dal 1985 ad oggi, Philadelphia arriva alla serie di secondo turno con le giuste motivazioni. Durante la postseason non sono ammessi cali di concentrazione: in attesa di conoscere l’avversario da affrontare, i 76ers hanno dovuto fare i conti con le precarie condizioni di Joel Embiid. Ogni giorno di riposo supplementare avrebbe senza dubbio fatto comodo, ma tant’è: si torna a fare sul serio.
Secondo quanto riportato nelle scorse ore da Shams Charania di The Athletic l’infortunio del centro camerunese sarebbe più grave di una distorsione al legamento collaterale laterale del ginocchio e salterà quasi sicuramente le prime due gare al TD Garden.
I Boston Celtics, invece, sono riusciti a conquistare la qualificazione alla semifinale di Conference contro gli Atlanta Hawks in sei gare, soffrendo più del previsto ma riuscendo a superare il primo turno grazie ai due fuoriclasse Jayson Tatum e Jaylen Brown. Condizioni di partenza che vedono favoriti, per forza di cose, i Boston Celtics.
Precedenti stagionali
I quattro precedenti stagionali tra le due squadre premiano nettamente i Boston Celtics. La squadra di coach Mazzulla è riuscita a portare a casa le prime tre gare giocate, perdendo solo l’ultima in casa dei Sixers. Il primo scontro tra Celtics e Sixers in regular season risale al 18 ottobre, giorno della opening night NBA, al TD Garden di Boston e vede imporsi i ragazzi di coach Mazzulla con il risultato finale di 126-117. 35 punti a testa per Tatum e Brown da una parte, 26 con 15 rimbalzi per Embiid e 35 con otto rimbalzi e sette passaggi vincenti per Harden dall’altra parte. Sfida caratterizzata dalla tensione ad inizio terzo quarto tra Marcus Smart e Joel Embiid.
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Il numero 36, rimasto incastrato con il braccio al lungo camerunense, viene atterrato dallo stesso Embiid e a fine partita non le manda a dire ma mette già un po’ di pepe alla serie che ci apprestiamo a vivere:
“Sono andato per rubare il pallone dopo il rimbalzo, una giocata cestistica. L’arbitro ha fischiato un fallo, il mio braccio è rimasto lì e lui ha cercato di rompermelo. Tutti hanno visto quello che è successo. Se l’avessi fatto io, probabilmente sarei stato espulso, multato e sospeso per tre o quattro partite. Non capisco come sia possibile che io sia stato l’unico a ricevere un tecnico. Sono il Difensore dell’Anno in carica e vengo trattato così? È dura. Avrei potuto aprirgli la testa in due, ma non l’ho fatto. Questa è la maturità che abbiamo in questa squadra. Andiamo avanti.”
Nel secondo incontro tra le due a spuntarla sono ancora i Celtics con il risultato di 106-99 nonostante la brutta serata al tiro di Jayson Tatum (5-15 con 1-5 da tre) – che chiude con 12 punti – e l’infortunio subito da Jaylen Brown. Il nativo di Marietta è stato colpito involontariamente al volto dal gomito di Tatum subendo una frattura del massiccio facciale che lo costringe tuttora a portare una maschera protettiva.Non bastano ai Sixers i 28 punti di Embiid e i 26 con 11 di assist di Harden.
La più bella delle sfide va in scena il 25 febbraio al Wells Fargo Center di Philadelphia e vede ancora una volta i Boston Celtics uscire vincitori grazie al game winner di Tatum che chiude con 18 punti finali e commenta in questo modo il canestro vincente:
“Ovviamente non stavo giocando né tirando bene, ma lo faccio sempre con fiducia, pensando che il prossimo tentativo andrà a buon fine a prescindere da tutto. Se ne sbagli cinque in fila e il successivo è un tiro con spazio, lo devi prendere, è il meglio per la squadra. […] Su quel tipo di conclusione ho lavorato mille altre volte prima di oggi. […] Non ero sorpreso, sapevo di aver vissuto una serata complicata ma il copione è quello di una storia perfetta: pari punti opportunità a 5″ dalla fine, non hai tirato bene, vieni in soccorso dei compagni quando ce n’è più bisogno”.
Phila avrebbe anche la possibilità di pareggiare ma la “preghiera” di Embiid entra a tempo scaduto. Il camerunense fa registrare 41 punti e 12 rimbalzi.
Dopo le tre vittorie consecutive dei Celtics, i Sixers riescono finalmente a portare a casa la W grazie ad un Joel Embiid formato MVP (52 punti, 13 rimbalzi e sei assist per lui) come ammesso da coach Doc Rivers a fine partita:
“La corsa all’MVP è finita! Abbiamo fatto tanti errori, le cose giuste che abbiamo fatto sono arrivate da Joel. Ha segnato la metà dei nostri punti, c’è poco da dire”.
Chiavi tattiche/Giocatori da seguire
Tanto, se non tutto, del risultato finale di questa serie di secondo turno per i Philadelphia 76ers dipenderà dall’eventuale ritorno in campo di Joel Embiid, i cui tempi restano da definire. Come già anticipato, infatti, secondo Shams Charania Embiid potrebbe saltare sia Gara 1 che Gara 2.
Anche Doc Rivers non è parso molto ottimista sulle condizioni del suo centro in conferenza stampa:
“Si è lamentato del dolore dietro il ginocchio, è sempre qualcosa di spaventoso quando si parla della zona dietro il ginocchio. C’era già un rigonfiamento, era fin troppo presto per quello. Perciò abbiamo optato per una risonanza magnetica… quando dicono a un allenatore che ci sarà una risonanza, la maggior parte delle volte non è un bene. E infatti questa volta è andata male.”
L’head coach dei Sixers ha continuato rispondendo a chi gli chiedeva della possibile presenza di Embiid in Gara 1:
“Non ha fatto niente oggi in allenamento. Se dovessi scommettere, direi che sarà quantomeno in dubbio per Gara 1.”
Se Embiid dovesse essere in campo sarà interessante vedere come coach Mazzulla cercherà di limitare il centro camerunense. Nella serie di primo turno i Nets hanno raddoppiato in più occasioni Embiid riuscendo ad abbassare le sue percentuali ma alzando – inevitabilmente – quelle dei suoi compagni di squadra.
Infatti, i raddoppi di Brooklyn su Embiid portavano ogni volta ad un quattro contro tre in cui il lungo camerunense aveva l’occasione di riaprire per i vari tiratori da tre punti o cercare il taglio a canestro di qualche suo compagno di squadra. Senza Embiid toccherà, per forza di cose, a Tyrese Maxey e James Harden cercare di aiutare Philly a passare il turno.
Maxey nelle prime quattro partite ha fatto registrare un incredibile 50% dalla lunga distanza segnando 21.8 punti di media. Harden sta diventando sempre più la point guard di cui i Philadelphia 76ers avevano bisogno registrando 8.8 assist a serata in questi Playoff ma se dovesse mancare Embiid dovrà cercare di tornare l’Harden visto a Houston ed alzare le sue medie (troppo pochi i 17.3 punti registrati nel primo turno per impensierire i Celtics)
Una chiave importantissima per i Boston Celtics sarà sicuramente Jayson Tatum e le sue percentuali al tiro. Il nativo di Saint Louis ha tirato molto male nelle sfide contro i Philadelphia 76ers in regular season e anche nella serie contro Atlanta, nonostante abbia registrato delle percentuali abbastanza buone, ha vissuto un paio di serate storte al tiro.
Pronostico
Appare chiaro che il pronostico di questa semifinale dipende dalla presenza di Embiid. Celtics che, comunque sia, partono favoriti e vorranno dimostrare di aver imparato dai propri errori commessi nella scorsa stagione.
Con il numero 21 in campo, però, la serie potrebbe essere davvero molto lunga ed arrivare anche fino alla fatidica Gara 7. Senza di lui i Sixers hanno ben poche speranze di passare il turno ma cercheranno di aggrapparsi ad Harden e Maxey. Celtics in 6.
Boston Celtics (2) vs. Philadelphia 76ers (3): gli orari italiani della serie
Gara 1: notte italiana tra lunedì 1 e martedì 2 maggio, all’1:30 | 76ers @ Celtics
Gara 2: notte italiana tra mercoledì 3 e giovedì 4 maggio, alle 2:00 | 76ers @ Celtics
Gara 3: notte italiana tra venerdì 5 e sabato 6 maggio, all’1:30 | Celtics @ 76ers
Gara 4: domenica 7 maggio, alle 21:30 | Celtics @ 76ers
Gara 5*: martedì 9 maggio, orario da definire | 76ers @ Celtics
Gara 6*: giovedì 11 maggio, orario da definire | Celtics @ 76ers
Gara 7*: domenica 14 maggio, orario da definire | 76ers @ Celtics
*se necessario