Gli Washington Wizards stanno trattando con i Boston Celtics e i Los Angeles Clippers per intavolare uno scambio a tre squadre. Kristaps Porzingis finirebbe a Boston, Malcolm Brogdon a Los Angeles mentre la squadra capitolina riceverebbe Marcus Morris e alcune scelte al Draft. Lo riporta Shams Charania di The Athletic. Una fonte interna alla lega ha confermato le trattative, definendo l’accordo definitivo come “altamente probabile”.
Le squadre sono ancora a lavoro per limare gli ultimissimi dettagli. Il nodo cruciale da risolvere è quello salariale: Porzingis ha per la prossima stagione una player option da 36 milioni di dollari. Di contro, gli stipendi di Morris e Brogdon sono di molto minori (rispettivamente 17 e 22.5 milioni di dollari). Per questo altre fonti rivelano che sul direttissimo Boston-Washington ci sarebbe l’azzurro Danilo Gallinari, che riuscirebbe a migliorare il quadro monetario con i suoi 6.8 milioni.
Niente è ancora concluso. Ma già con la cessione di Bradley Beal era evidente l’opera di smantellamento della franchigia. Ed era altrettanto evidente che sarebbe arrivata anche all’altra stella della squadra, cioè proprio il lettone. Nonostante a marzo fossero state riportate trattative per un’estensione del contratto per l’omone di 2 metri e 21. Acquisito nel febbraio 2022, durante la scorsa stagione ha registrato 23.2 punti di media, 8.4 rimbalzi e 2.7 assist in 32.6 minuti a partita.
I Celtics si giocano così una carta che assomiglia molto a quella della disperazione. Gli infortuni rimediati da Porzingis nel corso della sua carriera sono numerosi. La fragilità della sua struttura fisica non è una novità. È però vero che durante la scorsa stagione è sceso in campo 65 volte, dimostrando tutto sommato di aver recuperato una qualche solidità. In più il rischio è doppio: se questa trade dovesse andare in porto, con tutta probabilità il lettone avrà scelto di accettare la sua player option. Il che significa che, per la situazione salariale drammatica in cui Boston si troverà dopo il rinnovo di Jaylen Brown, si tratta di un affitto annuale dell’ex New York. Un giocatore del genere, però, darebbe ai Celtics più opzioni in attacco rispetto a Horford e Williams III. E aggiunge un rimbalzista non indifferente.
Dall’altra, Boston perderebbe un’ala in Gallinari e il Sixth Man of the Year in carica Malcolm Brogdon. Entrambi troppo spesso infortunati, entrambi di enorme talento offensivo. Brogdon va a coprire una lacuna nello scacchiere losangelino di coach Lue, spegnendo ogni speranza al ritorno di Chris Paul in California. Il Gallo indosserà, invece, la canotta di una squadra in pieno rebuild.
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