Torna a tenere banco l’argomento salute mentale all’interno della NBA.
Questa volta a sollevare la questione è Zion Williamson, che in un’apparizione a sorpresa durante il podcast di Gilbert Arenas ha fatto mea culpa per i molteplici errori commessi durante i suoi primi quattro anni di carriera nella lega, prendendosi le sue responsabilità e cercando di cambiare le sue abitudini prima dell’inizio della prossima regular season.
Il giocatore dei New Orleans Pelicans ha infatti ammesso di aver avuto problemi nel fare la dieta ed è arrivato al punto di circondarsi solo di persone positive:
“È difficile a 20, 22 anni avere tutti i soldi del mondo. O almeno, hai la sensazione di avere tutti i soldi del mondo. È dura. Ma sono arrivato a un punto in cui, per via di certe cose, mi sto circondando di persone che mi facciano bene. Non voglio dire di persone vecchie perché sennò si offendono, ma mi circondo di gente che mi tiene in riga. E poi vedremo come va”.
Il prodotto dei Duke Blue Devils continua ammettendo con grande maturità i suoi sbagli, sia dentro che fuori dal campo, e mostrando ancora una volta la voglia di voler rimediare al più presto:
“Ci sono molte cose che avrei dovuto fare meglio e non l’ho fatto. Ma sto cercando di rimediare ai miei errori”.
Nella scorsa stagione Zion ha giocato solo 29 partite registrando medie di 26 punti, 7 rimbalzi e 4.6 assist. Con le partite saltate l’anno scorso Williamson è sceso sul parquet per sole 114 presenze sulle 308 disponibili nei suoi quattro anni nella lega (senza contare i Playoff). Zion ha concluso parlando proprio della voglia che ha di tornare a giocare:
“Quello che la gente deve capire di me è che io voglio solo giocare, voglio essere in campo. Nessuno vuole rimanere fuori. Pensate che io voglia stare lì a bordocampo infortunato? Non è così”.
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