Dopo aver chiesto formalmente la trade ai Portland Trail Blazers, Damian Lillard aveva fatto sapere tramite il suo agente, Aaron Goodwin, di valutare con favore solo una destinazione: i Miami Heat. La preferenza così esplicitata, oltre ad aver complicato una soluzione rapida del nodo mercato, ha messo il giocatore e i suoi rappresentanti in una posizione “scomoda”. Sebbene tono e contenuti delle dichiarazioni siano già state in parte ritrattati, nella giornata di venerdì 28 luglio la NBA ha voluto far sentire la propria voce.
Lillard, la risposta NBA alle trade “forzate” in NBA
Con chiaro riferimento al caso Lillard, la lega ha inviato un memorandum di monito a tutte le trenta franchigie.
“Qualsiasi atleta che – pubblicamente, in privato o tramite il proprio agente – indichi che non adempierà ai propri obblighi di giocatore previsti dal contratto in caso di trade verrà sanzionato.”
Ai sensi del vigente accordo collettivo, la multa potrebbe arrivare a un massimo di 150.000 dollari.
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