L’arbitro della NBA Eric Lewis si è ritirato con effetto immediato. La decisione segue un’indagine della lega secondo cui lo stesso Lewis avrebbe utilizzato un account Twitter sotto falso nome (i cosiddetti burner accounts) per difendere se stesso e altri arbitri dalle critiche online.
La NBA ha ufficializzato il suo ritiro mercoledì, meno di tre mesi dopo l’avvio dell’indagine. L’obiettivo era quello di verificare se il veterano del fischietto (19 anni sui parquet della NBA) avesse violato la policy della lega commentando pubblicamente l’arbitraggio senza l’autorizzazione della stessa organizzazione. Con l’addio ai palazzetti annunciato da Lewis, la NBA ha dichiarato chiusa l’inchiesta.
La NBA così perde uno dei suoi arbitri più esperti. Il 52enne Lewis aveva arbitrato le precedenti quattro finali NBA (per ovvi motivi non è stato incluso nei 12 che hanno guidato Miami-Denver quest’anno. Lewis ha arbitrato più di 1.200 partite, tra stagione regolare e playoff, nelle sue 19 stagioni. L’ultima volta ha lavorato il 16 maggio, quando Denver ha ospitato i Los Angeles Lakers in gara 1 delle finali della Western Conference. La notizia dei tweet è emersa circa una settimana dopo: alcuni tweet, ora cancellati, sono stati rivelati da una coppia di utenti di Twitter. L’account sotto pseudonimo utilizzava il nome blair cuttliff. Se la lega avesse accertato il legame tra l’account e Lewis, l’arbitro avrebbe rischiato di essere punito duramente.
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