Jordan Poole ha lasciato i Golden State Warriors dopo una attenta riflessione da parte del front office e – probabilmente – anche per la rissa con Draymond Green avvenuta la scorsa stagione. Il playmaker finito a Washington – secondo quanto detto da Andre Iguodala, ospite di JJ Redick nel suo podcast – sembrava richiedesse uno status maggiore rispetto al normale:
“Jordan Poole è arrivato all’inizio della stagione con una richiesta: voglio la stessa libertà di Steph, Klay e Draymond. Solo che lui non aveva quattro anelli, ne aveva uno, certo ci aveva fatto vincere una partita alle Finals ed era il secondo miglior marcatore della squadra e quindi diceva: perché non posso avere la stessa libertà?”.
Quindi, Iguodala ha ‘accusato’ lo stesso Poole di non impegnarsi abbastanza in difesa per preservare le sue energie in zona offensiva:
“Amo Jordan, è come un fratello per me, ma l’ho ripreso diverse volte, soprattutto per il suo atteggiamento in difesa. Gli ripetevo: ‘Jordan, non puoi continuare a cadere apposta per evitare di difendere, sembra che tu ti stia impegnando molto per far finta di difendere, ti rendi contro di quanta energia ci vuole per far finta di difendere? Ti sforzeresti meno se provassi davvero a difendere.’ Visto da fuori è sembrato un ribelle, ma va anche detto che, per esempio, quando io e te [JJ Redick] siamo entrati nella lega, se avevi quella facilità nel fare canestro, era normale che ti riposassi in difesa”.
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