La difficoltà, nei giorni subito dopo le cosiddette blockbuster trades, sta nel trovare un equilibrio tra il reale e l’immaginario. O meglio, tra il basket e il fantabasket. Joe Cronin, però, general manager di Portland, sembra di aver deciso di dedicarsi al fanta NBA. Prima la cessione di Lillard per un ritorno di discutibile qualità, a mio personale e modesto parere. Poi il progressivo smantellamento del roster, che con tutta probabilità quest’anno orbiterà attorno a Shaedon Sharpe, Anfernee Simons, DeAndre Ayton e il rookie Scoot Henderson.
Jrue Holiday? Via. E Jerami Grant, che lo stesso Cronin il 9 luglio ha firmato per altri 4 anni a 160 milioni di dollari? Anche lui, secondo gli ultimi report, avrebbe già mezzo piede fuori dall’uscio del Moda Center. Grant diventerà scambiabile solo il 15 gennaio. E molti dirigenti NBA sono abbastanza convinti che la franchigia dell’Oregon cercherà di cedere l’ala grande al migliore offerente prima della trade deadline. E, nonostante un contratto abnorme, Grant potrebbe essere il tassello mancante per una contender, se inserito in un contesto funzionale. Ma per fare questi discorsi c’è ancora molto tempo.
Leggi Anche
Mercato NBA, Windhorst: “La trade per Jrue Holiday avrà un enorme impatto sulla lega”
Magic Johnson chiama i New York Knicks: “Mi piacerebbe essere socio della franchigia”
NBA, Austin Reaves: “In estate ho preso in ipotesi di firmare per San Antonio”