Dopo la rivoluzione dello scorso febbraio, che ha chiuso l’esperienza della coppia Durant e Irving a Brooklyn, i Nets sono alla ricerca di una nuova identità. Non era facile ripartire dopo due scambi così importanti che hanno smobilitato la squadra, ma Brooklyn è riuscita a concludere la stagione regolare qualificandosi ai Playoff.
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Le novità più importanti di febbraio, oltre a un patrimonio di quattro scelte al primo giro del Draft (tre dei Suns e una dei Mavs), sono state gli arrivi di Cam Johnson e Mikal Bridges. Se Johnson ha assunto un ruolo molto importante nella franchigia, Bridges è stato capace di diventarne il volto nel giro di un paio di mesi. Dopo quattro stagioni e mezzo giocate a Phoenix come importantissimo giocatore di rotazione e prezioso 3&D, Bridges ha avuto la fiducia di coach Jacque Vaughn, che gli ha dato la palla in mano e la libertà di giocare da primo realizzatore. E la fiducia è stata ripagata, con Bridges che ha messo a referto 26 punti di media nelle 27 partite giocate con i Nets.
Brooklyn punta a ripartire proprio dalla coppia di esterni arrivata da Phoenix e da Nic Claxton, lungo molto atletico e tra le sorprese del 2022-2023. Il front office ha fatto poche aggiunte in questa estate, e la più interessante è la firma di Dennis Smith Jr. con un contratto annuale. Dopo una parentesi non molto positiva tra Knicks e Blazers, Smith si è rilanciato agli Hornets nella scorsa stagione, e può dare una mano ai Nets soprattutto nella metà campo difensiva.
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In assenza di nuovi arrivi importanti, tutti gli occhi saranno puntati, ancora una volta, su Ben Simmons. In questa estate l’australiano si è allenato duramente per recuperare la tenuta fisica, e le sue dichiarazioni sono molto positive, ma nessuno sa veramente cosa aspettarsi. Il Simmons visto ai Sixers tra il 2018 e il 2021 era un giocatore esaltante, con tanti limiti soprattutto in attacco, ma anche con un atletismo impressionante e una difesa tra le migliori della lega. La sua rapidità, assurda per un giocatore di due metri e otto, gli permetteva di marcare quasi ogni avversario in campo.
Poi sono arrivati l’holdout del 2021-2022, l’assenza dal campo per una stagione e mezza e la trade con i Brooklyn Nets. In quel momento si sono aggiunti i problemi fisici e mentali, che gli hanno impedito di calcare i parquet NBA fino all’ottobre del 2022. Nell’ultima stagione ha giocato 42 partite, e i suoi continui problemi hanno finito per infastidire anche coach Jacque Vaughn.
Simmons si è allenato duramente durante l’offseason, ed è pronto per il training camp. Lui ha detto di voler tornare a essere il giocatore visto ai Sixers, ma per ora rimane un grande punto di domanda. Sembra di nuovo in salute, potrà tornare a dominare gli avversari in difesa per poi lanciarsi nell’altra metà campo giocando da play? Lui vuole giocare da point guard, ma Vaughn non è ancora sicuro su come utilizzarlo.
I Nets hanno un roster ricco di talento, e il ruolo di stella sarà interpretato da Mikal Bridges, seriamente candidato all’All-Star Game. Brooklyn può puntare ai Playoff in una lotta molto difficile con le altre squadre di seconda fascia della Eastern Conference. Pesa l’incognita Simmons, che però potrebbe rivelarsi una sorpresa (per certi versi una novità) importantissima.