I 19 anni di carriera NBA di Andre Iguodala si sono ufficialmente conclusi. Iggy dice addio al basket giocato. Il quattro volte campione NBA ha spiegato a Marc Spears di Andscape le ragioni della sua decisione di ritirarsi dal gioco.
“È il momento giusto. Il tempo cominciava ad essere limitato per me e non volevo mettere nulla in secondo piano. Non volevo più mettere alcune cose in secondo piano. Soprattutto fuori dal campo con la famiglia. Volevo giocare ad alto livello. Ma anche la famiglia è molto importante. Mio figlio ha 16 anni e poi ho due figlie. Non vedo l’ora di vederli crescere in questi anni importanti”.
Il 39enne ha trascorso le prime otto stagioni della sua carriera con i 76ers, dopo che Philadelphia lo aveva selezionato con la scelta numero 9 nel Draft NBA del 2004. Ha poi trascorso una stagione ai Denver Nuggets prima di trasferirsi nella Baia con i Golden State Warriors. Qui è passato davvero alla storia come parte della dinastia. Cinque finali NBA consecutive, tre vinte. Poi una parentesi di due stagioni con i Miami Heat prima di tornare a Golden State. Qui Igoudala ha trascorso le ultime due stagioni della sua carriera, vincendo l’ultimo anello. Il quarto.
“Abbiamo vinto quattro campionati, è una cosa incredibile. Ci sono solo poche squadre che possono dirlo. Nessuna organizzazione è stata gestita in questo modo. E credo che sia una testimonianza del fatto che crediamo l’uno nell’altro e che giochiamo nel modo giusto. Il tempismo è stato perfetto per me, sono arrivato nel momento del mio massimo splendore”.
Forse la sua prova più memorabile in campo è stata quella delle Finals NBA del 2015, quando si è guadagnato il premio di MVP. Ma anche per una delle citazioni più clamorose della storia del giornalismo americano, grazie a Max Kellerman.