Seconda vittoria consecutiva per i Los Angeles Clippers, ancora una volta nel segno di Paul George. Una musica che in queste prime partite di stagione si è sentita spesso. La W non è mai stata in dubbio, 118-102 ai Magic. L’ex asso di Indiana Pacers e OKC ha piazzato a referto 27 punti con un ottimo 6/9 dalla distanza. A cui ha aggiunto 7 rimbalzi e 7 assist. Il tutto con James Harden che per la prima volta ha messo piede nella Crypto.com Arena come padrone di casa.
Contro una Orlando abbastanza anonima (il cui top scorer è stato Paolo Banchero con 15 punti), Kawhi Leonard si è potuto permettere una piccola scampagnata e offensivamente ha inciso solo per 8 punti e 3 assist. A dare, invece, un enorme contributo è stato Bones Hyland che dopo lo scambio per Harden probabilmente vedrà il suo minutaggio ridursi. La giovane guardia è stata protagonista con 17 punti e il 57% dalla distanza. Notevole anche Russell Westbrook, che ha riempito il tabellino in ogni sua casella: 18 punti, 7 rimbalzi, 8 assist, 5 rubate e 1 stoppata. La classica notte ad altissimo sforzo ed energia a cui Russell ci ha abituati dopo il termine dell’Era tripla-doppia, come ha fatto ben notare Paul George.
“Nessuno parlava in questo modo di Westbrook quando giocava a Washington. Va ai Lakers, e tutti iniziano a dire ‘è finito, non ce la fa più’. Iniziano a diffondersi queste storielle ridicole. Ma io sapevo che ne aveva ancora di benzina nel serbatoio”.