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Draymond Green torna a disposizione Warriors: la NBA mette fine alla sospensione

Golden State deve risalire la classifica

Draymond Green Golden State Warriors

Con un comunicato diffuso nella notte italiana la NBA ha interrotto il periodo di sospensione imposto a Draymond Green dopo gli episodi oltre il limite in campo – da Gobert a Nurkic, per citare i più recenti. La squalifica si ferma dunque a 12 partite e il nativo di Seginaw potrà tornare a disposizione di coach Steve Kerr.

Draymond Green rientra dalla squalifica: la decisione NBA

Di seguito riportiamo integralmente il contenuto del comunicato stampa:

 

Draymond Green, ala dei Golden State Warriors, è stato reintegrato dopo la squalifica per il colpo a Jusuf Nurkic, centro dei Phoenix Suns, nella sfida del 12 dicembre  2023. Lo ha annunciato oggi Joe Dumars, Executive Vice President, Head of Basketball Operations [NBA].

 

Nel periodo di sospensione iniziato il 14 dicembre, che l’ha portato a saltare 12 partite, Green ha compiuto passi [avanti] che dimostrano il suo impegno nel assumere una condotta conforme agli standard attesi dai giocatori NBA. Ha avviato incontri con uno specialista e si è riunito in più occasioni con rappresentanti NBA, degli Warriors e dell’associazione giocatori [NBPA]. Entrambe [le iniziative] proseguiranno nel corso della stagione.”

 

Warriors risparmiamo quasi $9 milioni sul conto Luxury Tax

Come riportato da Bobby Marks di ESPN, la sospensione ha avuto indirettamente un impatto “positivo” –  nemmeno così marginale – sulle proiezioni relative al conto di Luxury Tax che Golden State dovrà versare. La sospensione per 12 partite, che vanno a sommarsi alle cinque a quella di cinque già osservata dopo l’episodio con Gobert, comporta un risparmio quantificabile in 519.555 dollari a partita per gli Warriors, portando quindi il totale a 8.8 milioni di dollari. Qualora la squalifica avesse superato la soglia di 20 gare, il risparmio sarebbe stato ancor superiore.

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