Nella scorsa estate, l’addio di Lillard ai Blazers era ormai scontato. Il play di 33 anni, originario di Oakland, ha capito che a questo punto della sua carriera la priorità era vincere un anello, e Portland non era il posto giusto per farlo. Ma quando la trade con i Bucks è diventata ufficiale, solo allora abbiamo realizzato come si fosse spezzato un legame quasi unico nella NBA attuale, quello tra Dame e la sua franchigia. Stanotte ha fatto ritorno a Portland per la prima volta da avversario, ma il Moda Center è stato casa sua, e inizalmente aveva sbagliato spogliatoio:
“Non sapevo veramente dove andare. Non ero mai stato nello spogliatoio degli ospiti fino a oggi”
Anche per i suoi ex compagni doveva essere una partita complicata, contro il loro ex leader e una delle squadre migliori della lega. Ma alla fine il punteggio ha sorriso proprio ai Blazers, che hanno trionfato sul 119-116. Per la squadra di casa è stato cruciale Anfernee Simons, autore di 24 punti e del floater decisivo a pochi secondi dalla fine della sfida. Doppia doppia per Ayton con 20 punti e 11 rimbalzi, mentre tra i Bucks il miglior realizzatore è Giannis con 27 punti, otto rimbalzi, quattro assist e tre rubate.
Per Damian Lillard una serata in chiaroscuro: ha messo a referto 25 punti e sette assist, ma ha anche sbagliato parecchio al tiro (9/23 dal campo e 3/13 da tre). Prima della partita ha parlato del suo amore verso Portland, una porta che non ha ancora chiuso per il futuro:
“[Ho lasciato aperta questa opportunità di tornare] perché Portland è casa mia. Mi sento bene con l’organizzazione, mi sono trovato bene, nella mia mente ho sempre pensato che avrei finito qui la mia carriera. In questo momento sono a Milwaukee. Volevo l’opportunità di lottare e la nostra squaadra può lottare per il titolo in quest’anno e nei prossimi, e io sto vivendo questo momento. Ma sicuramente, quando sono stato scambiato, ho visto già un futuro in cui ritornerò a indossare la divisa dei Trail Blazers prima di smettere”
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