I Miami Heat hanno vinto la loro terza partita consecutiva con un 106-95 in casa dei New Orleans Pelicans. Una partita non facile e sempre in bilico fino alla fine, vinta grazie ai 24 punti di Bam Adebayo e i 23 di Jimmy Butler. E la tensione accumulata durante i primi tre quarti è letteralmente esplosa a dieci minuti dal termine. Rimbalzo di Jimmy Butler, che perde palla ai danni di Zion Williamson. L’ex Duke si appresta ad appoggiare al tabellone ma viene placcato in aria da Kevin Love e cade a terra.
Una giocata antisportiva ma innocua per il giocatore. Lo stesso Zion ha detto apertamente che K-Love lo ha protetto nella sua caduta evitando così potenziali infortuni. Ma ormai è troppo tardi. Gli animi si scaldano in un nanosecondo. Da lontano arrivano alla carica vari giocatori dei Pelicans. Tra loro Naji Marshall, che dopo essersi confrontato brevemente con Love afferra Butler per il collo. Dentro sul parquet anche tutte le panchine, tra chi cerca di placare la situazione e chi (Thomas Bryant e José Alvarado) si scambia cazzotti. Le tribune non sono da meno, con tifosi che lanciano oggetti verso i giocatori per poi essere – giustamente – scortati a forza fuori dal palazzetto. Risultato? Numerosi minuti persi tra replay vari e quattro espulsioni, due per parte (Butler, Bryant, Marshall, Alvarado).
Un evento di pessimo gusto, ma che sembra essere stato preso per il verso giusto da entrambe le squadre. Come ha detto Zion Williamson a fine partita:
“È difficile non amare questo tipo di intensità”.
Dello stesso avviso anche il coach di Miami Eric Spoelstra:
“Credo che si sia trattato di un’incomprensione di gioco. Zion è semplicemente scivolato quando Kevin Love l’ha afferrato. E poi tutti hanno reagito in modo esagerato”.
E ha poi aggiunto che questa intensità, per quanto oltre il limite, è ciò di cui c’è bisogno. È ciò che vogliono vedere i tifosi, e anche gli avversari. Sfida aperta e al limite. Altroché All-Star Game.
Erik Spoelstra: "That did not have the intensity of an All-Star Game, that's for sure."
Jimmy Butler è invece passato sul piano delle promesse, in vista del prossimo incrocio con Nola che si terrà a Miami il 22 marzo.
“Li batteremo anche la prossima volta. Siamo la squadra migliore. La nostra squadra è così pronta ad affrontare qualsiasi cosa. Siamo così uniti che giochiamo una pallacanestro incredibile. Non credo sia importante chi affronteremo in questo momento. È quel periodo dell’anno”.