I Golden State Warriors avevano bisogno di riprendersi il più velocemente possibile dalla brutta debacle subita al TD Garden di Boston (140-88) e l’hanno fatto nel migliore dei modi vincendo nettamente contro i Milwaukee Bucks reduci da un periodo di sei vittorie consecutive.
I Dubs partono forte con un primo quarto da 40 punti segnati che gli permette di indirizzare sin da subito la gara a loro favore. Da lì in poi gestiranno il vantaggio fino alla fine senza particolari patemi, chiudendo il match del Chase Center con il punteggio finale di 125-90 grazie al parziale di 32-9 registrato nell’ultimo periodo di gioco. I Bucks non segnavano così pochi punti in un quarto dal 22 dicembre 2018, in cui ne fecero solo otto nel primo periodo della partita contro i Miami Heat.
A guidare i padroni di casa alla vittoria ci ha pensato Stephen Curry con una prestazione da 29 punti, 8 rimbalzi e 5 assist con 10/18 al tiro (di cui 6/10 da tre). L’idolo di casa ha commentato così la vittoria dei suoi parlando anche della brutta sconfitta di Boston:
“La natura della NBA fa sì che ci possano essere delle sconfitte come quella di Boston dove quasi ci si dimentica di tutto il lavoro che si è fatto negli ultimi due mesi e dell’identità che abbiamo creato. Tornare a giocare in casa e voltare pagina dopo una sconfitta del genere dimostra ciò che stiamo cercando di costruire”.
Oltre al solito numero 30 coach Steve Kerr trova anche i 20 punti di Jonathan Kuminga, i 15 con 6 rimbalzi e 4 stoppate di Trayce Jackson-Davis dalla panchina e i 12 di Draymond Green.
A Milwaukee non bastano i 23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist del rientrate Giannis Antetokounmpo, che aveva saltato l’ultima gara per una tendinite, e i 20 a testa di Damian Lillard e Bobby Portis.