JJ Redick è stato presentato nella serata di ieri come coach dei Los Angeles Lakers. Dopo settimane di dubbi e rumors, i gialloviola hanno deciso di affidare la propria panchina all’ex giocatore NBA, il quale ha fin da subito accolto di buon grado la proposta. Queste le sue parole nella conferenza stampa organizzata per presentare il coach:
“Non ho mai allenato nella NBA prima, ma sono qui perché vogliono vincere il titolo. È stato proprio dopo il colloquio con Toronto l’anno scorso che ho capito che volevo diventare capo allenatore della NBA. E così l’anno scorso, ho passato molto tempo a parlare con gli allenatori, a parlare con i GM, a sentire le loro idee… sentivo che questo era quello che avrei dovuto fare nella vita.”
Redick, il cui primo giorno di lavoro è coinciso con il suo 40esimo compleanno, ha trascorso ben 15 anni nella lega come giocatore, arrivando ad essere il ventesimo atleta per numero di triple realizzate nella storia NBA. Ultimamente, stava gestendo un podcast che prevedeva la presenza di LeBron James, in cui i due parlavano di tattica e su come prendere decisioni difficili in campo. Ecco perché i giornalisti hanno subito chiesto il suo rapporto con il nativo di Akron e che fine farà “Mind The Game”, ossia il podcast aperto con lui:
“Per il momento, e spero che sia un tempo molto, molto lungo, non farò più contenuti. Quindi non ci sarà alcun podcast. … Per ora ho terminato la mia carriera nel podcasting. LeBron? Non mi ha dato alcun consiglio. Non abbiamo parlato del mio nuovo lavoro ai Lakers fino a giovedì pomeriggio, circa 30 minuti dopo che mi è stata offerta la panchina.”
Il vicepresidente delle operazioni di basket e direttore generale dei Lakers, Rob Pelinka, ha elogiato l’ex guardia tiratrice il quale avrà il compito di dare forma all’intera organizzazione:
“Penso che nell’industria in generale e nello sport in particolare, a volte sia facile lasciarsi intrappolare in schemi di monotonia e fare la stessa cosa che fanno tutti gli altri. Ma quando abbiamo intrapreso questa ricerca, è stato davvero importante per noi vedere se potevamo fare qualcosa di leggermente diverso. E subito nelle nostre conversazioni con JJ, è stato molto evidente che lui aveva una prospettiva e una filosofia uniche sul basket e come deve essere insegnato.”
Redick, lo ricordiamo, ha firmato un contratto quadriennale. Prima di lui, però, i Lakers avevano tentato l’assalto all’allenatore di basket maschile dell’Università del Connecticut, Dan Hurley, il quale ha rifiutato un’offerta di sei anni da 70 milioni di dollari. Solo dopo quel momento, i Lakers hanno virato avanti tutta su Redick. Come l’ha presa l’ex giocatore? In questa maniera:
“Durante l’intero periodo [in riferimento al corteggiamento di Hurley, ndr], in nessun momento il mio ego o i miei sentimenti sono stati feriti. Dan Hurley è due volte campione nazionale alla UConn. Io sono due volte campione della 55 Swish League nella divisione di terza e quarta elementare. Capisco la situazione.”
Poi, sul roster attuale dei Lakers, JJ ha parlato così:
“Non considero il roster attuale così lontano da una squadra da titolo. Ora voglio solo allenare i Lakers. Voglio allenare la squadra. Voglio diventare un grande allenatore della NBA. E voglio vincere tanti titoli, così come migliorare i miei giocatori. Tutto il resto, non mi interessa.”
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