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NBA, il nuovo accordo tv non include diritto di pareggio per uno degli offerenti

La clausola oggi a favore di Warner Bros Discovery non è prevista nel nuovo accordo

nba tnt

L’accordo decennale tanto atteso dalla NBA sui diritti tv domestici negli Stati Uniti è in via di definizione. Rispetto alle prime informazioni riportate –  accordo di 11 anni per oltre 75 miliardi di dollari complessivi con tre broadcaster partner, ESPN, NBC e Amazon Prime Video ndr. – va fatta una precisazione.

Diritti tv NBA, cosa resta da definire?

La NBA è in attesa di capire se TNT eserciterà il diritto di pareggio sostituendosi a uno degli offerenti di cui sopra ( leggasi Amazon) per mantenere la trasmissione di un pacchetto di partite in slot strategici. Si parla nel dettaglio di match a livello di Conference Finals, Playoff, NBA Cup e di alcuni appuntamenti del giovedì o nei weekend di regular season.

CNBC scrive che la finestra per l’esercizio della clausola da parte di Warner Bros Discovery, proprietaria di TNT, si chiuderà nella giornata di lunedì. In ballo c’è il futuro di alcuni programmi simbolo come Inside The NBA, che ha già messo in conto di perdere Charles Barkley. In caso di mancato accordo sono attesi strascichi legali. Al di là di tutto, lo scenario non dovrebbe ripresentarsi al prossimo tavolo di contrattazione: il nuovo accordo sui diritti tv, che scatterà dalla stagione NBA 2025-2026 non prevede infatti quest’eventualità di pareggio offerte, anticipa The Athletic.

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