Per la prima volta nella sua carriera in NBA, iniziata nel 2011, Klay Thompson non vestirà la maglia dei Golden State Warriors. Il 34enne ha infatti deciso di unirsi durante la free agency ai Dallas Mavericks e ha spiegato i motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione. Con gli Warriors che non sembrano più essere ai livelli della dinastia quasi invincibile che dominava in lungo e in largo la lega, Thompson voleva un’altra possibilità di competere con una squadra in lizza per il titolo:
“Giocare con Luka [Dončić] e Kyrie [Irving], questo è ciò che mi ha attratto di più, soprattutto guardando la loro corsa al titolo. Sono rimasto davvero scioccato nel vedere l’alchimia con i loro compagni di squadra”.
Il nativo di Los Angeles ha continuato mostrando tutto l’entusiasmo che ha di giocare insieme al supporting cast dei Mavs, Daniel Gafford e Dereck Lively II su tutti:
“Posso non essere più il giocatore più veloce in campo, o quello che salta più in alto, ma se mi ritrovo libero so ancora segnare. Ho guardato i Mavs alle ultime finali e penso di poter essere il loro tassello mancante. C’è un limite di raddoppi che le difese possono mandare su Kyrie e Luka, perché devono preoccuparsi anche degli altri. Giocare con Dereck Lively II mi attrae tantissimo, ma anche Gafford è bravissimo a finire al ferro, sugli alley-oop. Penso davvero che qui a Dallas abbiamo la chance di fare qualcosa di speciale e vincere il titolo”.
I Dallas Mavericks faranno il loro debutto in stagione nella notte italiana tra il 24 e il 25 ottobre contro i San Antonio Spurs di Victor Wembanyama tra le mura amiche dell’American Airlines Center. Thompson ha poi concluso parlando del ritorno da avversario al Chase Center, previsto per il prossimo 13 novembre:
“I tifosi se vogliono potranno anche fischiarmi ma spero non si ricordino soltanto la mia ultima partita in maglia Warriors, ma il fatto che ho contribuito a portare quattro titoli NBA alla franchigia”.
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