Una vita contro, come volti della NBA, per arrivare – alla fine della propria carriera – a giocarsi un titolo olimpico insieme. Stephen Curry e LeBron James si sono regalati un grande finale, dominando le Olimpiadi di Parigi e ribadendo ancora una volta che – nonostante l’età – rimangono i due giocatori americani più rilevanti dell’ultima decade. Curry, in una lunga intervista rilasciata a People, ha quindi parlato del suo rapporto con la stella dei Los Angeles Lakers:
“Dopo tutte le battaglie che abbiamo avuto in campo, siamo riusciti a giocare insieme da compagni di squadra non in partita qualsiasi, ma in una competizione in cui la posta in palio era alta… Penso che questo abbia reso più profondo il rispetto e l’amicizia tra di noi. Spero che ci saranno altre esperienze in futuro, da compagni di squadra o meno. Dobbiamo competere ancora prima che tutto sia finito. L’esperienza condivisa alle Olimpiadi ci motiverà a vicenda per andare avanti fino a quando riusciremo a farlo”
Come detto, l’oro di Parigi è stato oggetto di desiderio di lungo tempo da parte di Stephen Curry, il quale ha sottolineato l’importanza di tale medaglia:
“Non si è ancora sedimentato dentro di me, praticamente non mi sono mai tolto la medaglia dal collo da quando siamo tornati. Quando ho postato la foto di me, LeBron e KD con la medaglia insieme, penso che ci sia un certo orgoglio nell’essere un campione olimpico. Lo stesso vale per LeBron: so che lo è stato in passato, ma è passato un po’ di tempo dal 2012 quando aveva vinto l’ultima”.
Poi, sulle sue clamorosa gesta in quel di Parigi, ha risposto in questa maniera:
“È stato un epilogo da libro, ogni tanto sul telefono mi guardo ancora gli ultimi canestri… Spero di incanalare tutta questa energia data dalle Olimpiadi per l’intera stagione che sta per arrivare. Adoro il fatto che le persone pensino che non possiamo tenere il passo con le altre squadre a Ovest e adoro la sfida di arrivare al training camp e cominciare a costruire il proprio successo — è quello che mi fa andare avanti”
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