NBA2K10: Kobe Bryant
All’inizio del nuovo decennio, la 2k scelse il Black Mamba, Kobe Bryant, come cover athlete. Bryant era già riconosciuto come uno dei migliori giocatori nella storia della NBA, con quattro titoli NBA, un MVP delle finali, un MVP della regular season in bacheca. Nella stagione 2009-2010 vinse il suo quinto anello con i Lakers, battendo i Boston Celtics, che due anni prima avevano sconfitto proprio i gialloviola.
NBA2K11: Michael Jordan
Per la prima volta, il cover athlete utilizzato fu un giocatore che si era già ritirato. La scelta non poté che ricadere su Michael Jordan. Nel videogame venne resa disponibile una modalità dedicata solo a His Airness, nella quale si potevano giocare le partite simbolo della carriera di MJ. Chi non vorrebbe, almeno per una volta, prendere i panni di colui che ha cambiato la lega?
NBA2K12: Michael Jordan, Larry Bird, Magic Johnson
Per NBA2k12 uscirono diverse edizioni. Le cover con Magic Johnson e Larry Bird erano edizioni limitate.L’edizione base, invece, rivedeva protagonista MJ. Per questa annata, la 2k scelse i tre giocatori che durante gli anni ’90 avevano rivoluzionato la lega.
NBA2K13: Blake Griffin, Kevin Durant, Derrick Rose
Per la prima volta, la copertina viene condivisa da tre atleti, Blake Griffin, Kevin Durant e Derrick Rose. Il playmaker dei Bulls non giocò una partita a causa di un problema al crociato. Griffin invece fece una buona stagione e fu chiamato all’All-Star Weekend. Kevin Durant, dopo la cocente delusione per aver perso le finali NBA, fece di tutto per poter ritornare alle Finals e vincere il tanto agognato anello: gli Oklahoma City Thunder uscirono al secondo turno Playoff contro dei sorprendenti Memphis Grizzlies.
NBA2K14: LeBron James
Dopo aver vinto due anelli consecutivi con la maglia dei Miami Heat, LeBron James venne scelto come cover athlete. Fu la prima apparizione per LBJ. I Big Three di Miami — Dwyane Wade, LeBron James e Chris Bosh — giocarono ben quattro finali consecutive, vincendone però solo due.
L’ultima stagione di James con la maglia degli Heat, nonostante la sconfitta contro San Antonio, fu fenomenale: entrò di diritto nel primo quintetto NBA e primo quintetto difensivo e arrivò secondo nelle votazioni per l’MVP, dietro al solo a Kevin Durant. Dopo aver perso le finali contro i texani, LeBron decise di tornare a Cleveland per far vincere il titolo che lui stesso aveva promesso alla città.