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Denver Nuggets

NBA, Aaron Gordon al Media Day dei Nuggets tra cambio di numero e rinnovo

L’ex Orlando Magic ha parlato della scelta di cambiare il numero di maglia e dei colloqui per il rinnovo

Dopo l’estensione quadriennale da 208 milioni di dollari firmata quest’estate da Jamal Murray, è tempo di colloqui per rinnovare un’altro giocatore molto importante per il titolo NBA conquistato nel 2023, Aaron Gordon.
Gordon ha una player option che si attiverà al termine di questa stagione ma da oggi, 27 settembre, è eleggibile per un’estensione contrattuale da 149 milioni di dollari in 4 anni. In attesa di iniziare le discussioni per il rinnovo, Gordon ha espresso già tanta voglia di voler rifirmare con la franchigia del Colorado durante il Media Day:

“Amo davvero questa franchigia, molti giocatori in questa squadra, molti membri dello staff tecnico, quindi spero che riusciremo a farcela. Sembra che si stia muovendo nella giusta direzione, quindi spero di poter estendere il mio contratto e di restare con questa squadra”.

Anche il General Manager dei Nuggets, Calvin Booth, si è detto fiducioso di riuscire a trovare un accordo per il rinnovo di Gordon che possa far felici entrambe le parti:

“Domani, 27 settembre, è il primo giorno in cui inizieremo formalmente le negoziazioni per l’estensione del contratto. Speriamo di avere dei colloqui produttivi con la sua rappresentanza e di trovare un accordo di cui entrambi saremo soddisfatti. È stato parte integrante di ciò che abbiamo fatto e vorremmo tenerlo qui per molto tempo”

Per la stagione che prenderà il via tra meno di un mese, L’ex Magic ha deciso di cambiare il suo numero 50, che lo ha accompagnato nelle sue quattro stagioni con la maglia dei Nuggets (in sette stagioni con gli Orlando Magic aveva indossato lo 00), e di passare al numero 32 per onorare suo fratello, Drew Gordon, scomparso in un incidente stradale lo scorso 30 maggio:

“Tutta la mia famiglia è cresciuta indossando il 32. È un omaggio anche a Magic Johnson. Era uno dei giocatori preferiti di mio padre. Era il numero preferito di mio fratello, mia sorella ci giocava al college e ci giocavo anch’io al liceo…mi sento a casa”.

 

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