“Siamo ancora nella fase di decostruzione”. Queste parole – forti ma sincere – arrivano dalla bocca di Will Dawkins, general manager dei Washington Wizards. Davanti ai microfoni della stampa, non per il più classido dei Media Day ma per una conferenza stampa ‘straordinaria’, il gm della squadra del District of Columbia non si è nascosto dietro a nessuna retorica e dietro a nessun dito. Anche se, forse più per questioni ‘commerciali’ di vendita di biglietti, si è ovviamente detto ottimista per la stagione che verrà.
“Ci sono quattro fasi: la decostruzione, la posa delle fondamenta, la costruzione e poi la fortificazione di ciò che è stato costruito”.
Possiamo quindi dire che i Wizards siano ancora al primo stadio di una strategia a lungo termine che, almeno così sostiene il front office, dovrebbe portarli a competere per il titolo. Le parole di Dawkins hanno però anche un’ulteriore portata: significano semplicemente che i giocatori che fanno parte della squadra in questo momento non saranno quelli con cui i Wizards proveranno – tra anni – l’attacco al Larry O’Brien Trophy. Non tutti almeno. È probabile dunque che Washington si renda disponibile a scambiare i suoi pezzi più pregiati. A partire da Jonas Valanciunas o Kyle Kuzma. Non Jordan Poole:
“Mi aspetto che Jordan Poole abbia un secondo anno migliore qui, proprio come ha fatto sia a Michigan che a Golden State”.
Dawkins è comunque molto ottimista per il futuro.
“Festeggiate i dolori della crescita… vedrete scorci di futuro… quando vedrete questi scorci, fatene tesoro e prendete nota e sappiate che c’è ancora molto da fare”.
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