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NBA Preview, Pacific Division 2024-2025: esperienza da vendere

Le squadre della Pacific Division ripartono dai loro campioni e veterani per una stagione ad altissimo livello

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Phoenix Suns

I Phoenix Suns si presentano alla stagione 2024-2025 con la voglia di riscattare una deludente annata conclusa con l’eliminazione al primo turno dei Playoff. Infatti, con un trio di stelle formato da Kevin Durant, Devin Booker e Bradley Beal, la squadra ha raggiunto le 50 vittorie in regular season, ma la sensazione è che si potesse fare molto di più. Durant e Booker, pur essendo stati solidi con una media di oltre 27 punti a partita ciascuno, non sono riusciti a trascinare la squadra oltre le difficoltà difensive e a livello di profondità del roster, mentre Beal ha affrontato infortuni e problemi di efficienza, faticando a trovare il giusto equilibrio come gestore di palla. Con un monte salari dominato dai contratti delle sue tre stelle, Phoenix si è trovata limitata nella capacità di operare sul mercato, potendo contare solo su margini di manovra ridotti per rinforzare la squadra.

L’offseason ha visto perciò un importante cambio in panchina, con l’arrivo di Mike Budenholzer, vincitore di un titolo NBA con i Milwaukee Bucks, al posto di Frank Vogel. Il coach porta con sé un approccio consolidato nel costruire difese efficaci e attacchi ben orchestrati, avendo guidato in carriera squadre come i Bulls, gli Hawks e i Bucks a prime posizioni offensive nella lega. Tuttavia, la sfida più grande per il nuovo allenatore sarà quella di migliorare una difesa che ha consentito 123.2 punti per 100 possessi nei playoff contro i Timberwolves, uno dei fattori chiave del tracollo.

Sul fronte dei giocatori, la dirigenza ha poi compiuto alcune operazioni significative. L’aggiunta più rilevante è stata quella di Tyus Jones, un playmaker esperto che può aiutare a risolvere i problemi di gestione della palla emersi lo scorso anno, quando la squadra aveva un rapporto assist/palle perse tra i peggiori della Western Conference. In questo senso, la sua aggiunta è funzionale al roster, insieme a quella di Monte Morris, altro nuovo arrivo in estate, in quanto entrambi noti per la loro capacità di creare gioco senza commettere troppi turnover (7.3 assist e un solo turnover di media per l’ex Wizards nella scorsa stagione). 

Nonostante questi rinforzi, restano alcune preoccupazioni per la difesa dei Suns. La partenza di Eric Gordon e Drew Eubanks potrebbe indebolire ulteriormente un reparto già fragile, e le responsabilità difensive ricadranno inevitabilmente su Durant, Booker e Beal, che dovranno migliorare il loro impegno su quel fronte per mantenere la squadra competitiva. Durant, nonostante i suoi 36 anni, resta un difensore d’elite, mentre Booker ha migliorato parecchio questo aspetto nel corso della sua carriera e si è dimostrato un difensore disposto al sacrificio quando concentrato. Beal, invece, dovrà recuperare quella mentalità difensiva che ha abbandonato negli ultimi anni a Washington.

La chiave del successo dei Suns risiede perciò nella capacità di Budenholzer di trasformare una difesa mediocre in una almeno di livello medio, in modo da poter sfruttare il loro potenziale offensivo. Se riusciranno a mantenere un attacco efficace a raggiungere un equilibrio difensivo accettabile, Phoenix può puntare a superare le 50 vittorie e a un piazzamento di alto livello nella Western Conference, conquistando il fattore campo ai Playoff, vero banco di prova per la franchigia dell’Arizona, che ambisce almeno alle Western Conference Finals.

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