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NBA Preview, Central Division 2024-25: tra nuove speranze e sfide cruciali

Dai nuovi talenti alle incognite del roster, chi saprà emergere nella corsa ai Playoff? Uno sguardo approfondito sulle cinque squadre della Central Division

Indiana-Pacers

Detroit Pistons

Peggior record della NBA: basterebbe questo per descrivere il 2023-2024 dei Pistons, un record aggravato dalla striscia di 28 sconfitte consecutive, la più lunga nella storia NBA in una singola stagione. Per la regular season 2024-2025, l’obiettivo di Detroit è dunque quello di mostrare anche il minimo miglioramento rispetto a questi risultati, nella speranza di veder crescere i propri giocatori. 

In effetti, l’offseason ha portato profondi cambiamenti alla squadra. La mossa più significativa ha visto l’insediamento sulla panchina di JB Bickerstaff come nuovo capo allenatore. Proveniente dai Cleveland Cavaliers, dove ha raggiunto i playoff nel 2023, Bickerstaff ha il compito di ridare ordine e disciplina a una squadra che ha faticato in tutti gli aspetti del gioco.

Sul mercato, la strategia dei Pistons è poi stata chiara: aggiungere esperienza e giocatori che possano contribuire immediatamente. Tobias Harris, Tim Hardaway Jr. e Malik Beasley sono stati acquisiti per fornire veterani in grado di affiancare il giovane nucleo. Sebbene nessuno di questi arrivi possa essere definito un game-changer, si tratta di giocatori solidi che hanno dimostrato di poter essere produttivi nel sistema di squadre competitive. Al Draft, la dirigenza ha puntato su Ron Holland, scelto con la quinta assoluta. Lo scorso anno ha rifiutato la University of Texas di Austin per giocare in G League, dove in 15 partite ha segnato oltre 18 punti e 6.7 rimbalzi a serata. Holland è un’ala longilinea che fa della fisicità e dell’esplosività le sue armi principali, e potrà sicuramente dare un contributo significativo su entrambi i lati del campo: in quattro partite di Summer League ha registrato medie di 18.8 punti, 6.5 rimbalzi e 1.5 palloni rubati, e se migliorerà la mira dalla lunga distanza (solo il 23.4% di realizzazione in G League) sarà in lizza per il premio di Rookie of the Year.

Guardando al resto del roster, Cade Cunningham resterà il perno del progetto, come dimostrato dall’estensione contrattuale da oltre 225 milioni di dollari in cinque anni firmata in estate. Lo scorso anno ha segnato 23 punti e distribuito 7.5 assist a serata, ma è stato rallentato da qualche magagna fisica (nel 2022-2023 aveva saltato l’intera stagione per una frattura da stress alla tibia sinistra). Quest’anno è atteso alla stagione della definitiva consacrazione e ci si aspetta che sia la guida tecnica della squadra in grado di elevare il livello della squadra. Per farlo, deve però migliorare un dato allarmante per un giocatore alla quarta stagione NBA: 3.4 palloni persi a serata nella scorsa stagione, il quinto in assoluto per media nella lega, sono decisamente troppi.

In quintetto titolare, al fianco di Cade Cunningham, partirà Jaden Ivey, quinta scelta assoluta al Draft 2022. Il prodotto di Purdue ha avuto un inizio di carriera irregolare: nel suo anno da rookie, con l’infortunio del compagno di reparto, ha avuto molto più spesso la palla in mano, mostrando ottime doti di playmaking. Al contrario, la scorsa stagione, sotto la guida di Monty Williams, ha vissuto un’annata difficile, apparendo insicuro nel decision making e nelle scelte di tiro. Quest’anno il front office dovrà decidere se riconfermarlo od offrirgli un’estensione da restricted free agent, e il giocatore dovrà mostrare di essersi ritrovato. In questo senso, in preseason ha mostrato ottimi segnali, ritrovando la sicurezza al tiro che lo aveva contraddistinto nella prima stagione, con un irreale 53% da dietro la linea dei tre punti. È impensabile che possa mantenere questa percentuale anche in regular season, ma il suo obiettivo stagionale è quello di poter diventare un’affidabile seconda arma offensiva al fianco di Cunningham. 

Il 2024-2025 rappresenta dunque un banco di prova per capire se questo gruppo di giovani possa realmente fare un passo avanti. Sebbene sia difficile immaginare i Pistons come una squadra da Playoff nell’immediato futuro, ci si aspetta comunque un miglioramento rispetto alla disastrosa stagione 2023-2024. Se Cunningham riuscirà a rimanere sano e a trovare continuità, e se le aggiunte veterane sapranno dare il loro contributo, Detroit potrebbe fare passi avanti considerevoli: tuttavia, ci aspettiamo un altro anno di transizione, concludendo la stagione a poche partite da un accesso al Play-in Tournament.

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