Dopo il titolo del 2021, i Bucks non sono più riusciti a spingersi oltre il secondo turno ai Playoff, con due eliminazioni di fila al primo round e una stagione 2023-2024 davvero deludente rispetto al materiale a disposizione. Nonostante un attacco d’elite (6° nella lega per offensive rating) e l’arrivo di Damian Lillard, infatti, la sensazione è che i numerosi infortuni, la mancanza di chimica tra le sue stelle e il cambio di direzione in panchina abbiano pesantemente limitato le possibilità di successo per la franchigia del Wisconsin.
Il duo formato da Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard è senza dubbio tra i più forti della lega; piuttosto, gli interrogativi sono sulla tenuta fisica e sull’efficacia nel lungo periodo, visto il sopravanzare dell’età dell’ex Portland e di altri giocatori chiave nel sistema dei Bucks. Dame, 34 anni compiuti a luglio, ha infatti saltato 77 partite nelle ultime due stagioni e non è stato al top della condizione nei momenti cruciali dei Playoff. Da lui ci si aspetta dunque che ritrovi la sua forma da All-NBA dopo una stagione di transizione a Milwaukee, caratterizzata dalle difficoltà nel trovare la giusta chimica con il resto della squadra e con Giannis in particolare. Proprio The Greek Freak resterà il perno del gioco dei Bucks: un giocatore capace di dominare su entrambe le metà del campo con le sue qualità atletiche e tecniche. La scorsa stagione ha chiuso con medie di 30 punti, 12 rimbalzi e sette assist, tirando con oltre il 60% dal campo, dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori giocatori al mondo. Tuttavia, anche lui ha saltato una manciata di partite a causa dell’eccessivo carico fisico, un fattore che i Bucks non possono permettersi di sottovalutare.
Anche Khris Middleton ha lottato con problemi fisici, saltando 76 partite nelle ultime due stagioni e sottoponendosi a interventi chirurgici su entrambe le caviglie durante l’offseason. Infine Brook Lopez, pedina fondamentale nel titolo del 2021, si avvia verso il finale di carriera e nella primavera del 2025 compirà 37 anni. Buona fetta del successo della stagione 2024-2025 della franchigia dipenderà dunque dallo stato di salute dei veterani: se non riusciranno a mantenere un livello di prestazioni elevato, sarà difficile per i Bucks competere ai massimi livelli.
A maggior ragione se i loro contratti occupano la quasi totalità (152 milioni di dollari) dello spazio salariale disponibile, tanto da aver lasciato al GM Jon Horst poche occasioni di manovra in estate. Il front office è comunque riuscito a svolgere un buon lavoro, firmando da free agent giocatori esperti per allungare le rotazioni, tra cui Gary Trent Jr., Taurean Prince e Delon Wright. Il primo, viene da un’annata leggermente in calo ai Toronto Raptors (poco più di 13 punti a partita contro gli oltre 17 del 2022-2023), ma il suo tiro da dietro l’arco (quasi il 39% in carriera) lo rende una minaccia offensiva di tutto rispetto e potrebbe trovare spazio anche in quintetto titolare. Prince e Wright, invece, con la loro versatilità difensiva, aggiungeranno energia e solidità, soprattutto considerando la partenza di veterani come Jae Crowder, Malik Beasley e Patrick Beverley. Infine, al Draft, i Bucks hanno selezionato AJ Johnson e Tyler Smith, due giovani prospetti che potrebbero fornire atletismo e dinamismo nel lungo periodo, ma dai quali non è previsto un contributo immediato da parte loro: partiranno probabilmente dalla G League.
In definitiva, cosa aspettarsi da Milwaukee per la stagione 2024-2025? Nella migliore delle ipotesi, se tutti i tasselli dovessero andare al loro posto, i Bucks potrebbero tornare ad essere una seria minaccia per il titolo, con la speranza di arrivare almeno alle finali di conference. Tuttavia, se gli infortuni continueranno a limitare le prestazioni delle loro stelle e se la chimica tra Giannis e Lillard non si svilupperà come sperato, Antetokounmpo e compagni potrebbero ritrovarsi a dover affrontare un’altra delusione ai Playoff, mettendo in discussione il futuro a lungo termine del greco con la franchigia.