Minnesota Timberwolves
L’ultima volta che i Wolves avevano vinto una serie Playoff, prima della scorso aprile, in squadra c’erano Latrell Sprewell, Sam Cassell e l’MVP Kevin Garnett. Ci sono voluti venti anni alla franchigia del Minnesota per spezzare quella maledizione. Per questo il 2024 è stato un grande anno per i Wolves, che hanno di nuovo una squadra competitiva e sono reduci da una Finale di Conference.
Alla sua quinta stagione in NBA, Anthony Edwards sta stabilizzando la sua posizione tra i giocatori migliori della lega. Fortissimo in entrambe le metà del campo e con la personalità da leader, Minnesota ha trovato in lui il volto della franchigia per gli anni presenti e futuri. In attacco ha avuto una media di 26 punti, cinque assist e altrettanti rimbalzi a partita, ma può ancora migliorare in alcuni aspetti. Non è ancora un tiratore d’elite, e deve aumentare la sua Effective Field Goal Percentage per arrivare definitivamente al livello degli altri grandi.
In questa offseason i Wolves hanno però perso l’altro grande protagonista della storia recente della franchigia. Con una trade che ha sorpreso tutti, Karl-Anthony Towns è diventato un giocatore dei New York Knicks, mentre nel Midwest sono arrivati Julius Randle e Donte DiVincenzo. Randle e Towns sono due giocatori molto diversi: il primo è più bravo dalla media e ha una stazza maggiore, ma il secondo era il miglior tiratore della squadra dall’arco. Il sacrificio in termini di spaziature potrebbe però essere risolto dalla presenza di DiVincenzo. L’ex Knicks è un ottimo tiratore, ed è efficace anche nella metà campo difensiva.
Un altro punto forte di Minnesota è la qualità dei primi sette/otto giocatori in rotazione. I Wolves hanno in squadra sia il DPOY della scorsa stagione sia il Sesto Uomo dell’Anno. Tuttavia, mentre Naz Reid è un giocatore che regalerà soddisfazioni dalla panchina (oltre a essere l’idolo assoluto della tifoseria), qualche dubbio in più accompagna sempre Rudy Gobert. Il centro francese ha meritato il premio di Difensore dell’Anno, ma deve riuscire a incidere e lasciare il segno quando conta davvero – pensiamo alle sue difficili Finali di Conference . Completano il quintetto il grande veterano Mike Conley e l’esterno Jaden McDaniels, tra i migliori difensori della lega.
Dalla panchina ci sarà anche Alexander-Walker, mentre Kyle Anderson, che ha firmato con gli Warriors, sarà sostituito da Joe Ingles, su cui pesano l’età e la condizione fisica. Il reparto che desta più preoccupazioni è quello delle point guard, dove Dillingham non sembra pronto a fare da backup in una squadra con grandi ambizioni. Ecco allora che potrebbe fare comodo la versatilità di DiVincenzo.
Minnesota viene da una grande annata, in cui ha chiuso la stagione regolare con il record di 56-26 per poi arrivare fino alle Western Conference Finals. Ma riusciranno a ripetersi senza Towns? Confermarsi è sempre difficile, ma come per i Nuggets, anche i Wolves dovrebbero avere uno dei primi quattro seed di Conference come obiettivo alla portata.