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NBA Preview, Northwest Division 2024-2025: favorite per l’anello o in rebuilding totale

Tra squadre favorite per la lotta Playoff e altre in modalità ricostruzione, uno sguardo approfondito sulla Northwest Division.

Oklahoma City Thunder

Mettiamo subito le carte in tavola: i Thunder sono i favoriti per la vittoria della Western Conference, e secondo i bookmakers saranno loro a giocarsela con Boston per il Larry O’Brien Trophy. Il gioco fatto vedere lo scorso anno, il talento che hanno nel roster e le ottime mosse fatte in offseason sembrano andare tutte in quella direzione. 

In estate sono infatti arrivati due giocatori di alto livello, che giocheranno minuti importanti. Dopo tre anni in maglia Thunder, la dirigenza ha deciso di scambiare Josh Giddey ai Chicago Bulls in cambio di Alex Caruso. OKC ha messo le carte sul piatto: ha capito che i giovani su cui puntare veramente sono altri (Shai e Holmgren, per intenderci), e ha sostituito la guardia australiana con un giocatore di grande esperienza. Caruso ha già vinto un anello da protagonista con i Lakers, e nelle ultime due stagioni è stato nel Primo e Secondo quintetto difensivo della NBA. Proprio questa è la sua dote principale: la capacità di difendere sulle migliori guardie della lega, producendo anche molte palle rubate (quasi due a partita di media).

In free agency è arrivato poi Isaiah Hartenstein, che dopo un’ottima stagione ai Knicks ha firmato un triennale da 87 milioni con Oklahoma. Sono cifre molto importanti, ma i Thunder avevano un disperato bisogno di un centro di ruolo, e inoltre avevano un monte salari non ingolfato. Holmgren è sicuramente un ottimo giocatore, ma c’era bisogno di un lungo più tipico con cui potesse dividere il campo. Hartenstein risponde a queste caratteristiche: i suoi numeri non sono eccezionali (otto punti e otto rimbalzi di media nel 2023-2024), ma negli scorsi Playoff ha giocato alla grandissima, e garantisce chili nel pitturato e rimbalzi sotto entrambi i tabelloni.

Per il resto, i Thunder ripartono dal loro uomo franchigia, il canadese Shai Gilgeous-Alexander che, alla sua settima stagione in NBA, è dato come favorito per la vittoria dell’MVP. Le sue doti offensive sono sotto gli occhi di tutti, e se la stagione dei Thunder andrà nel verso giusto ce lo immaginiamo con il premio di miglior giocatore della regular season. 

Nel ruolo di ala grande o centro, a seconda dell’avversario, ci sarà Chet Holmgren. L’ex stella di Gonzaga ha già dimostrato di saper dare un ottimo apporto in campo, ma bisogna ricordare che è ancora un sophomore, e non un giocatore fatto e finito. Uno dei talenti più in vista della squadra è però Jalen Williams, considerato da molti (e a ragione) il terzo violino di questi Thunder. Lo scorso anno ha avuto una media di 19 punti e quattro assist con il 42.7% da tre. Quando Shai è vittima delle attenzioni delle difese avversarie è proprio Williams ad agire da scorer, mostrando una grande dote nella costruzione del tiro. 

Completano la squadra l’ottimo difensore Lu Dort, che nonostante la giovane età sembra già un veterano quando è in campo, soprattutto per l’apporto che riesce a dare in difesa, e le guardie Isaiah Joe e Aaron Wiggins, anche loro dotati di un buon tiro da fuori. 

Lo scorso anno i Thunder hanno avuto il terzo miglior offensive rating e il quarto defensive rating della NBA, giocando al livello delle migliori della lega. Dopo un’estate in cui si sono ulteriormente migliorati con una grande offseason, ora possono legittimamente aspirare all’anello. Il talento c’è, il coaching staff e il gioco pure, ma la strada per Mordor nasconde sempre delle insidie. 

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