La NBA ha sospeso Joel Embiid per tre partite senza stipendio dopo che la stella dei Philadelphia 76ers ha spinto il giornalista Marcus Hayes del Philadelphia Inquirer durante un alterco post-partita sabato sera. Lo ha annunciato la lega, spiegando come “il rispetto reciproco è fondamentale nel rapporto tra giocatori e media“. Embiid, secondo molti report, era infastidito da un recente articolo che Hayes aveva scritto sull’infortunio dell’attaccante, in cui il giornalista divagava andando a citare anche il figlio e il defunto fratello di Embiid.
Cosa è successo
Ecco il racconto del giornalista Kyle Neubeck di PHLY di quanto è successo dietro le quinte.
“Nel momento in cui Joel si è accorto della sua presenza, si è scatenato un botta e risposta verbale. Ovviamente non possiamo ripetere molte delle parole che sono state dette. Il succo del discorso era: “Potete dire che faccio schifo, potete dire tutto quello che volete su di me come giocatore. Non mettete mai in bocca il nome del mio fratello morto. Non parlate della mia famiglia. Non coinvolgerli in questa storia. Se vuoi parlarmi da uomo e parlare di pallacanestro, è un’altra cosa, ma se parli ancora della mia famiglia, avremo dei problemi seri”. I due sono andati avanti a colpi di tira e molla e a un certo punto Joel lo ha spinto. È intervenuta la sicurezza della squadra e tutti si sono dispersi”.
Cosa aveva scritto Hayes
“Joel Embiid indica sempre la nascita di suo figlio, Arthur, come il punto di svolta della sua carriera cestistica. Spesso dice di voler diventare grande per lasciare un’eredità al bambino che porta il nome del suo fratellino, morto tragicamente in un incidente automobilistico quando Embiid era al suo primo anno come membro dei 76ers. Ma per essere grandi nel proprio lavoro, bisogna innanzitutto presentarsi al lavoro. Embiid è stato bravissimo nell’esatto contrario. Ora, alla sua undicesima stagione, è sempre stato in cattive condizioni. Questa scarsa condizione sembra aver ritardato il suo debutto in questa stagione”.
Così iniziava l’editoriale di Hayes sulla situazione Embiid. Il giocatore non ha accettato le scuse del giornalista e ha attaccato Hayes parlando con i giornalisti venerdì:
“Se il tuo corpo non reagisce bene e se il tuo corpo ti dice una cosa – l’ho fatto. Da quello che posso dirvi, mi sono rotto la faccia due volte, sono tornato in anticipo con il rischio di perdere la vista, ho avuto dita rotte e sono tornato comunque. Quindi non me ne starò seduto qui a dire – vedo gente che dice: “Non vuole giocare”. Ho fatto troppo per questa città, mettendo a rischio me stesso, perché la gente dica questo. Penso che sia una stronzata. Come quel tizio, che non è qui, Marcus, o come si chiama, ho fatto troppo per questa città del cazzo per essere trattato così. Ho fatto troppo. Vorrei essere fortunato come gli altri, ma questo non significa che non ci stia provando e che non stia facendo tutto il necessario per essere là fuori, cosa che farò molto presto”.
Quando rientra Embiid
Embiid non ha ancora giocato in questa stagione per i 76ers. C’era la speranza che il 30enne potesse fare il suo debutto stagionale mercoledì contro i Los Angeles Clippers, ma la sospensione non inizierà finché non sarà in grado di giocare. Secondo Shams Charania di ESPN, la sospensione di Embiid inizierà mercoledì. Ciò significa che Embiid dovrebbe debuttare il 12 novembre contro i New York Knicks, partita inaugurale dei 76ers nella Coppa NBA.
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