Il giorno di Natale è un’occasione per ognuno di passare le festività in famiglia. Tra un pasto e l’altro si aprono i regali e si spende una bella giornata in compagnia dei propri cari. Ma per i fan del basket americano il giorno di Natale offre qualcosa di più: ogni anno l’NBA propone una selezione di partite, 5 per essere esatti, tra le migliori squadre e i migliori giocatori della lega. Spesso e volentieri a Natale ha luogo un rematch tra le ultime due squadre finaliste, ma non quest’anno.
La tradizione natalizia dell’NBA, che ha luogo dal lontano 1947, è vista molto bene dalle franchigie e dai giocatori, che vedono il giocare a Natale come un onore e un complimento a loro e alla loro squadra. Lo stesso vale per i fan, che hanno l’occasione di godersi del basket di livello, perché le partite di Natale spesso e volentieri si giocano in atmosfera Playoff. Nel passato questo si è realizzato in diverse sfide intense: oggi ve ne raccontiamo alcune…
Boston Celtics – New York Knicks, 1985
Nell’85 la corazzata Celtics era formata da giocatori del calibro di Larry Bird, Robert Parish, Bill Walton e Kevin McHale: vinsero 67 partite in stagione e il titolo NBA. Tra le file dei NY Knicks l’unico nome di rilievo era Patrick Ewing, all’epoca nella sua stagione da rookie. Nessuna sopresa quindi vedere i Celtics dominare i Knicks il giorno di Natale. Sopra di 25, sembrava ordinaria amministrazione per i Cs.
Ma Patrick Ewing dimostrò che con lui, niente era ordinario: dopo aver segnato 16 punti nella parte finale del quarto conclusivo ed aver condotto i suoi all’overtime, rimontò un altro mini-parziale dei Celtics segnando e in seguito assistendo il compagno Trent Tucker per la tripla che pareggiò i conti, spedendo la partita nel secondo OT. E qui finalmente i Knicks presero il controllo, vincendo l’ultimo parziale per 16-7 e la partita per 113-104, costringendo Bird e compagni alla sconfitta, probabilmente la loro peggior sconfitta di tutta la stagione.
Orlando Magic – Chicago Bulls, 1993
Nel 1993 i Bulls giocavano la loro prima stagione senza Michael Jordan, ritiratosi dopo l’omicidio del padre. Scottie Pippen si caricò la squadra sulle spalle, anche nella partita di Natale contro gli Orlando Magic. La squadra della Florida, guidata da Penny Hardaway e Shaquille O’Neal alla loro prima partita natalizia insieme, diede filo da torcere ai tori. I Bulls uscirono però vincitori per 95-93, dietro a una prestazione monstre di Pippen, che giocò tutti e 48 i minuti totalizzando 28 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ma soprattutto grazie al game-winner del rookie Toni Kukoc, che affondò le speranze di vittoria dei Magic regalando ai suoi la nona vittoria consecutiva.
New York Knicks – Chicago Bulls, 1994
L’anno dopo la spettacolare vittoria sui Magic, i Bulls giocarono di nuovo a Natale, questa volta contro i New York Knicks. Ma se l’avversario era diverso, la storia non cambiò molto: con Jordan ancora ritirato, Scottie Pippen diede spettacolo conducendo i suoi a una vittoria in una partita completamente pazza (per alcuni, la miglior partita natalizia di sempre). Chicago, sopra di 3 con 3 secondi rimasti sul cronometro, devia l’ultimo passaggio dei Knicks, ma la palla vagante va a finire nelle mani di Huber Davis, la cui tripla manda tutti all’overtime. Davis andò molto vicino a ripetere il miracolo alla fine del supplementare, ma purtoppo per lui e i Knicks questa volta Pippen stoppò il suo tiro. 107-104 Bulls, buon Natale Chicago e tutti a casa.
Cleveland Cavaliers – Orlando Magic, 2003
Non è difficile trovare squadre migliori che sono scese in campo il giorno di Natale; trovare degli interpreti migliori invece risulta quasi un’impresa. Perché questa partita natalizia del 2003 vide un duello spettacolare tra due giocatori che sono e saranno leggenda: Tracy McGrady da una parte, LeBron James dall’altra. LeBron, all’epoca un rookie, registrò 34 punti e 6 assist mentre T-Mac di punti ne segnò 41, conditi da 11 assist e 8 rimbalzi. Per Cleveland brillò particolarmente anche Carlos Boozer con 18 punti e 19 rimbalzi. Il duo non fu però abbastanza per sconfiggere i Magic, che prevalsero all’overtime, dopo averci regalato un duello natalizio che verrà ricordato ancora per molto.
Miami Heat – Los Angeles Lakers, 2004
I Lakers e gli Heat si sono sfidati a Natale per 3 anni di fila, dal 2004 e il 2006. Gli Heat ne uscirono vincitori in ogni partita, e queste sfide hanno regalato momenti e performance storiche. Basta guardare la statline di D-Wade nel 2006: 41 punti, 11 assist, 4 rimbalzi, 4 palloni recuperati e 4 stoppate.
Ma la partita più memorabile fu senza dubbio la prima, quella del 2004. Le festività natalizie passarono in secondo piano per quella che fu la prima partita di Shaquille O’Neal ad LA dopo essere stato scambiato alla squadra della Florida, e la tensione nell’aria non faceva pensare a un ambiente festivo tipico del Natale. L’animosità tra gli amici-nemici Shaq e Kobe Bryant era a livelli massimi, e la loro sfida sul campo non deluse i fans: 42 i punti del Mamba, che però sbaglio il tiro della vittoria. Shaq, che uscì per falli, segnò 24 punti e 11 rimbalzi. Per Miami, che vinse all’overtime una delle più belle partite natalizie di sempre, Wade aggiunse 29 punti e 10 assist.
Boston Celtics – Los Angeles Lakers, 2008
I Celtics arrivarono al giorno di Natale del 2008 cavalcando una striscia di 19 vittorie consecutive: poi si trovarono davanti Kobe Bryant e Pau Gasol. Le due franchigie storicamente rivali si erano incontrate a giugno per le Finals, vinte dai biancoverdi. Fu forse il desiderio di vendetta che spronò i losangelini alla vittoria? Forse si, forse furono i due All Star…
Kobe, con 27 punti e 9 rimbalzi, e Gasol, 20 punti (7 negli ultimi minuti di partita) e 3 stoppate, riuscirono a contenere il Big Three (+1) dei Celtics, dando al mondo cestistico un forte segnale: anche loro erano in corsa per il titolo (titolo che i Lakers vinsero in quella stagione). Come se non tutto ciò non bastasse, la partita fu ancora più speciale perché la fu la vittoria numero 1000 per il leggendario Phil Jackson.
Chicago Bulls – Los Angeles Lakers, 2011
Le partite natalizie del 2011 furono anche gli opener della stagione, visto il Lockout che colpì la lega proprio quell’anno. I Lakers cominciarono la loro stagione ospitando i Bulls e l’MVP in carica Derrick Rose in una partita spettacolare. I Lakers, che conducevano per 87-81 con 54 secondi rimasti sul cronometro, speravano in un finale di partita positivo, ma non avevano fatto i conti con Rose e la sua spalla Luol Deng. Il duo segnò gli ultimi 7 punti della partita, che finì 88-87 in favore degli ospiti. Come già menzinato, Rose e Deng furono i protagonisti assoluti: il primo con 22 punti, 5 assist e questo gioiello che valse la vittoria per i tori:
Deng invece accompagnò 7 rimbalzi ai suoi 21 punti, 9 dei quali arrivarono nell’ultimo quarto; oltre a questo giocò una difesa stellare su Kobe Bryant, che con 21 tiri segnò 28 punti.
Los Angeles Clippers – Golden State Warriors, 2013
Nella fase nascente della loro rivalità per il dominio della Western Conference, gli Warriors e i Clippers si incontrarono a Natale 2013. Ma di natalizio in quella sfida ci fu ben poco: i Clippers, in vantaggio all’intervallo lungo, si fecero recuperare da Curry e compagni, e la partita finì al cardiopalma. In un finale completamente pazzo gli Warriors riuscirono a difendere il vantaggio duramente conquistato: Chris Paul sbagliò un layup, se ne fece bloccare un altro e Jamal Crawford sbagliò la tripla della vittoria all’ultimo secondo.
Le parole di Mark Jackson (We like them) non rispecchiarono però il comportamento dei giocatori in campo: Draymond Green diede una gomitata a Blake Griffin, ricevendo un flagrant 2 e venendo di conseguenza espulso. Griffin nell’occasione ricevette un tecnico, e pochi minuti dopo ne ricevette un altro dopo un alterco con Andrew Bogut, venendo espulso pure lui.
Cleveland Cavaliers – Miami Heat, 2014
Le festività natalizie passarono in secondo piano per l’occasione: gli Heat resero omaggio a LeBron James e James Jones, due leggende degli Heat, alla loro ritorno alla American Airlines Arena. Ma dopo il caldo benvenuto del pubblico di Miami, la partita si dimostrò subito molto competitiva: gli Heat, pur senza Bosh (fermo per un infortunio al polpaccio), riuscirono a resistere agli attacchi del Re e della sua armata, dietro a una prestazione spettacolare del loro leader Dwyane Wade. Flash finì con 31 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e una putback dunk in faccia a Kevin Love che fece esplodere di gioia l’arena di South Beach.
Loul Deng dimostrò di nuovo una carica nataliza fuori dal comune: dopo la grande partita del 2011 contro i Lakers, in quest’occasione segnò 25 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.
Golden State Warriors – Cleveland Cavaliers, 2016
Nel 2016 il Natale ci ha regalato un capitolo della più sentita rivalità del basket moderno. Gli allora campioni in carica Cleveland Cavaliers sfidarono i super Warriors, reduci da una bruttissima sconfitta alle Finals, ma con un Kevin Durant in più nel roster. Come ci si poteva aspettare, la partita fu giocata a ritmo playoff, in un atmosfera per niente natalizia. Dopo due quarti relativamente equilibrati, gli ospiti riescono a trovare un vantaggio sostanzioso, e con 9 minuti rimasti sul cronometro sono sopra di 13.
Cleveland però non si da per vinta e riesce a recuperare e a passare in vantaggio con un incredibile game winner di Kyrie Irving, uno che a battere Curry e compagni nel clutch time sembra averci preso gusto. È proprio Kyrie l’eroe della partita, l’uomo che ha riportato i suoi in gara nell’ultimo periodo di gioco. Per lui il tabellino dirà 25 punti, 10 assist e 7 palle rubate; LeBron e Love aggiunsero rispettivamente 31 e 20 punti.