Perdere due partite di fila ai playoffs, con il fattore campo dalla tua parte e dopo aver sentenziato alla vigilia di gara-2: “Sarà una vittoria sicura”, non deve essere stato facile da digerire per James Harden, messo alla gogna dai media NBA per il pessimo rendimento offensivo e per il fatto di non essere stato determinante in questo primo turno di postseason. Nelle due gare contro i Blazers il Barba ha messo a segno solo 14 dei 47 tiri tentati(29.8%), non la serie di errori che ti aspetti da un All-Star del suo calibro, specialmente da uno che in regular season viaggia con il 45% dal campo
Dopo la seconda sconfitta dei Rockets, sono arrivate a cascata le domande dei giornalisti. Molti dubbi sulle capacità di McHale di disegnare un buon piano partita, ma anche molti interrogativi su James Harden. Al Barba alcune domande non sono andate giù, in particolare quando un giornalista ha toccato il discorso percentuali, rimarcando il suo terribile apporto offensivo.
“Fa parte del gioco” ha bofonchiato stizzito: “Può capitare di sbagliare qualche tiro, è la pallacanestro.”
Le domande continuano e Harden risponde con un velo di sufficienza, sottolineando quanto sia importante la difesa.
“Non sono preoccupato dal mio attacco, ma dalla nostra difesa, che non si è mossa di squadra”
Qualche minuto più tardi le domande finiscono, non prima che Harden aggravi la sua posizione, puntualizzando al giornalista che aveva messo in discussione le sue percentuali al tiro:
“Non hai mai visto un giocatore tirare con il 29% in due partite? Vuol dire che non hai mai guardato una partita di basket”
Il reporter di lungo corso ha replicato che guarda e studia la pallacanestro da prima che Harden fosse nato e che dovrebbe elevare i suoi standard di gioco, poiché da un All-Star ci si attende molto di più sul parquet.
Prima di uscire dagli spogliatoi e lasciare il posto ad un addetto alle pubbliche relazioni dei Rockets, Harden dà l’ultima stoccata al giornalista: “Sfigato!”.