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Chicago Bulls

Antoine Walker:”Jimmy Butler scambiato perché pessimo uomo spogliatoio”

Walker va controcorrente e si schiera coi Chicago Bulls nell’affaire-Butler

La trade tra Minnesota Timberwolves e Chicago Bulls, che ha portato Jimmy Butler a Minnie in cambio di Zach LaVine e Kris Dunn (più lo swap tra la scelta 7 e la 16 al Draft 2017), ha trovato il mondo NBA quasi concorde nel definire lo scambio molto favorevole ai T-Wolves. Non è della stessa opinione Antoine Walker, ex star con la maglia dei Boston Celtics e vincitore del Titolo nel 2006 coi Miami Heat, che si è scagliato contro Butler in un’intervista rilasciata a ESPN.

L’UOMO SBAGLIATO AL POSTO GIUSTO

Queste le parole di Walker:

Jimmy Butler è un distruggi-giovani. Non è un buon elemento da avere in spogliatoio. Nel corso della scorsa stagione ha sempre avuto qualcosa di negativo da dire ai compagni di squadra e al coaching staff. Se stai cercando di costruire qualcosa, come ha provato a fare Chicago anche prima di cederlo, da uno come Butler ti devi aspettare leadership dentro e fuori dal campo. Cosa che assolutamente non è stato in grado di portare alla squadra. Credo che i Bulls lo abbiano scambiato per questo. 

La situazione in casa Timberwolves, va detto, è molto diversa da quella dei Bulls, con un rebuilding in fase molto più avanzata. I giovani più promettenti di Chicago erano Doug McDermott e Bobby Portis; Minnie ha nel motore due potenziali pietre angolari come Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins. Che Butler sia un giocatore che chiede molto ai compagni è indubbio, ma in un contesto maggiormente talentuoso e strutturato come quello dei nuovi T-Wolves – dove ritroverà anche il mentore Tom Thibodeau – non avrà tutte le responsabilità tecniche e psicologiche sulle proprie spalle.

La stagione appena conclusa, chiusa a 23.9 punti, 6.2 rimbalzi e 5.5 assist di media – con la partecipazione all’All-Star Game e l’obiettivo playoff raggiunto nonostante un roster povero di talento (l’acciaccato Wade e l’entropico Rondo come secondo e terzo miglior giocatore) – parla per lui. Con buona pace di Antoine Walker, che pure ha portato sul banco il tema non trascurabile della convivenza tra Butler, Towns e – in particolare – Wiggins.

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