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Golden State Warriors

Rischio luxury tax, Iguodala più lontano dai Warriors

Golden State deve compiere delle scelte per logiche di salary cap e una di queste potrebbe essere l’addio giocoforza all’MVP delle Finals 2015

I Golden State Warriors sono alla resa dei conti, nel vero senso della parola. Il proprietario, Joe Lacob, e il general manager, Bob Myers, sono chiamati a dover prendere decisioni importanti sotto il profilo finanziario per evitare di incorrere nella luxury tax e una decisione potrebbe essere l’addio ad Andre Iguodala.

Il prodotto di Arizona è in scadenza di contratto e da dopodomani sarà unrestricted free agent, il che significa libero di accordarsi col miglior offerente sul mercato. Con miglior offerente non è sottinteso che si tratti di questioni economiche, bensì di contesto: in ogni caso il range di squadre che ambiscono alle prestazioni di Iguodala è quello delle contender, per cui un giocatore come lui può essere un role player fondamentale nella corsa al titolo.

Tutto l’ambiente Warriors è molto legato a Iggy e non vorrebbe privarsene per nulla al mondo, però ci sono anche delle esigenze salariali da far quadrare e i contrattoni – imminenti e futuri – per Stephen Curry e Kevin Durant impongono dei sacrifici. La situazione di KD è sintomatica del sentimento della franchigia: il 35 ha già fatto sapere che uscirà dal contratto per rifirmare ma non prima di fine mese di luglio, dando l’opportunità alla dirigenza di concentrarsi sulla questione Iguodala e sperando che l’MVP delle Finals 2015 possa rimanere.

Tuttavia non sarà facile trattenere il nativo di Springfield, Illinois, richiesto sul mercato da Spurs, Timberwolves e 76ers su tutti. È vero che alla sua età Iguodala guarderà ai progetti tecnici delle franchigie privilegiando le contender, ma è vero anche che si tratta di uno degli ultimi – se non l’ultimo – contratti della carriera ed farà capolino la volontà di monetizzare a fronte delle ultime stagioni chiuse con un rendimento da fuoriclasse.

Il front office dei Warriors dovrà cercare di far combaciare – nel limite del possibile – il mero aspetto del denaro e quello dei sentimenti, che non possono che essere di forte affetto e profonda gratitudine per uno dei principali fautori dei due anelli conquistati nell’ultimo triennio.

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