Intervenuto a Shangai, per la partita di preseason tra Golden State Warriors e Minnesota Timberwolves, il commissioner dell’NBA Adam Silver ammette che la lega sta continuando a valutare l’ipotesi, che ormai circola da anni, di una riforma dei playoffs che assegnerebbe i 16 posti disponibili in base al record, senza considerare l’affiliazione ad una conference.Dopo le modifiche all’All-Star Game approvate la settimana appena passata (leggi qui) dunque, Silver vorrebbe rivedere anche il discorso playoffs.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal commissioner nel pre partita, alla Mercedes Benz Arena:
“Riformattare i playoffs è una cosa che continueremo a valutare. Penso però che in tal caso dovremmo anche rivedere il calendario della regular season poiché, come ho già detto, adesso non c’è una pianificazione equilibrata tra le due Conference. Come sicuramente saprete infatti, al momento le squadre ad Est giocano tra di loro molto di più di quanto fanno i team dell’Ovest. La nostra sensazione è che se vogliamo davvero arrivare a un format playoffs con le 16 migliori squadre per record dobbiamo rendere la stagione equilibrata”
Silver ha anche ribadito che l’NBA non è obbligata in eterno a giocare una stagione da 82 partite e, a tal proposito, i primi cambiamenti sono già stati attuati visto che la stagione 2017/2018 inizierà con una settimana di anticipo rispetto al normale, per favorire il recupero dei giocatori.
“Aggiungendo la settimana in più alla stagione regolare quest’anno, saremo in grado di eliminare completamente quattro partite in cinque notti. Penso che sia la prima volta nella storia del campionato che si verifica una cosa del genere. Inoltre anche il numero di back-to-back è il più basso di sempre. Se prendiamo lo schema ipotizzato nella riforma dei playoffs e lo applichiamo all’odierno calendario, come risultato, aggiungeremo un viaggio addizionale ad ogni squadra e arriveremo a vedere squadre che attraversano il paese durante il primo turno”
Insomma modifiche si ma a tempo debito, intanto però Stephen Curry, si aggiunge alla numerosa schiera di giocatori favorevoli all’introduzione del nuovo sistema di playoffs in base ai record e a prescindere dalle conference.
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