Portland d’orgoglio supera San Antonio: è 3-1!

PORTLAND – E’ “Win Or Go Home” per i Portland Trail Blazers, con la serie sul 3-0 a favore di San Antonio, infatti, la franchigia dell’Oregon è costretta a non commettere alcun passo falso per sognare l’impossibile: il ribaltone della serie. Gli Spurs però sono intenzionati a volare in finale di conference senza pagare il biglietto e concedendosi un lungo riposo in attesa della sfidante tra Okc e Clippers, ma per far ciò serve un’ultima vittoria che significherebbe Sweep. Pronti? Via con la palla a due.

Primo quarto: il match si apre subito bene per Aldridge (particolarmente ispirato) & Company, dopo tre minuti (nelle 3 partite precedenti i Blazers sono stati in vantaggio per 33 secondi in toto) di  gioco il risultato è di 8-14 che preoccupa subito Popovich costretto a chiamare timeout. Dai sessanta secondi di riposo le cose non cambiano particolarmente ed a metà quarto sorprende il 70% dal campo di Portland con il già citato Aldridge sugli scudi. I minuti scorrono e la trama iniziale si conferma, i blazers attaccano bene ma ciò che fa la differenza rispetto alle partite scorse è la difesa, capace di mantenere gli ospiti a debita distanza. Gli ultimi 3 minuti, sul 21 a 15 per Portland, sono tutti in favore degli Spurs che passano anche in vantaggio dopo la tripla di Mills, 3 punti che però non sono sufficienti a chiudere davanti il quarto sopratutto a causa dei doppi “and-One” di Batum&Robinson che fissano il risultato sul 29 a 24 sulla prima sirena.

Secondo quarto: i primi 180 secondi del secondo periodo di gioco si aprono all’insegna del Belinelli&Diaw  show che riportano a -1 (32 a 33) gli ospiti, obbligando coach Stotts a chiamare timeout per i suoi. I quattro minuti successivi confermano l’equilibrio fin qui visto ed i protagonisti poc’anzi citati, da sottolineare l’efficienza della panchina degli Spurs che a metà secondo quarto sta registrando questo dato: 21 punti segnati contro i 15 dei titolari. Con Mo Williams indisponibile il secondo quintetto di Portland è guidato da Barton il quale, in 20 secondi, piazza il parziale di 4-0 che esalta lo stadio, ma i texani sono duri da battere e la squadra di Popovich continua a fare quello che ha fatto vedere sino a qui: gioco fluido ed equilibrato, senza forzature eccessive, tutto ciò permette ai texani di limitare i danni contro una squadra che sfrutta un ambiente caldo. Portland chiude in vantaggio il primo tempo sul 50 a 48 con la certezza di vedere fuochi d’artificio nei successivi periodi di gioco.

Terzo quarto: pronti-via i primi 3 minuti e mezzo del secondo tempo regalano il massimo vantaggio della partita  (e della serie) a dei Portland che alzano il ritmo per provare ad affondare il colpo (53-59). Nella parte centrale del quarto a fare da padroni sono gli errori dal campo da entrambe i lati, serie interrotta da Aldridge e soprattutto da Batum che realizza un gioco da 4 punti prima, e una tripla poi, conditi da una schiacciata di Robinson ed un’altra “bomba” di Lillard che significano 12- 2 di parziale per i Blazers: da aggiornare il “massimo vantaggio” sopracitato, a 2 minuti dalla sirena del quarto il risultato è 79 a 64, il break tanto cercato dai padroni di casa è servito (29-16)con l’intera arena in visibilio a trascinare vocalmente i suoi beniamini fino all’85 a 68 finale.

Quarto quarto: gli ultimi dodici minuti della partita non sono altro che una passerella per la franchigia dell’Oregon, Popovich sa che le possibilità di vittoria sono oramai svanite e decide di mandare in campo, per tutto il quarto, la second-unit: è un lungo Garbage Time che si chiude con il risultato finale di 103 a 92, Portland evita lo sweep e prova (per quanto sia difficile) a sognare l’irraggiungibile pensando ad una partita per volta.