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Risultati Nba: A Boston, Detroit e Houston piacciono le serie. OKC respira.

Gli uomini di Stevens, senza Irving e Hayward, abbattono la resistenza dei Raptors. Miami e Indiana non possono nulla contro i loro lanciatissimi avversari mentre Dallas resiste solo un tempo a RW e PG.

(7-5) Toronto Raptors 94 –  95 Boston Celtics (12-2)

E sono 12. 12 vittorie consecutive, come non accadeva dalla stagione 2008-2009. La pallacanestro democratica di Boston continua a sopperire alle assenze pesanti (Hayward si vede raggiunto momentaneamente da Irving ai box) e continua a vincere. Lo fa mettendo in mostra i suoi giovani gioielli più lucenti, Tatum e Brown, guidati dalla saggia presenza di Al Horford, al rientro questa notte con una prestazione importantissima. I Toronto Raptors si arrendono solo all’ultimo respiro, dopo che due classici isolamenti di DeRozan dalla media si fermano al ferro.

I Raptors, infatti, hanno ben due ultimi possessi per cercare di interrompere la striscia dei padroni di casa a causa di un peccato di gioventù di Tatum. Il rookie, dopo aver raccolto il rimbalzo su quella che sarebbe dovuta essere l’ultima occasione della partita per i Raptors e nella foga di guadagnare il fallo per congelare il risultato, colpisce al volto VanVleet e regala l’ultima chance agli ospiti, poi sprecata dal #10. Andando oltre l’errore finale, Tatum si è reso autore dell’ennesima solida partita. Chiude con 13 punti (anche se con un inusuale 25% da 3) e 7 rimbalzi e una giocata da urlo, vedere per credere.

https://twitter.com/celtics/status/929821170916093954

Assieme a lui brillano Brown (18 punti), Rozier (16+6 rimbalzi), Smart (14-5-9) e il rientrante Horford, il leader saggio di una banda di ragazzini terribili, che firma una statline da 21 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate.

Dall’altra parte della barricata, a tenere viva fino al termine una partita che non ha mai avuto un vero padrone, ci hanno pensato i soliti due, DeRozan e Lowry. Il dynamic duo dei Raptors ha dovuto compensare anche alla assenza di Norman Powell, uscito con una caviglia malconcia dopo soli 7 minuti di gioco. Il #10 canadese è il top scorer della gara (24 punti) anche se con percentuali rivedibili (8/22 dal campo e il già citato duplice errore finale) mentre il #7 ne mette a referto 19 con sole 10 conclusioni tentate, superando così una nostra vecchia conoscenza nella classifica all-time dei marcatori in maglia canadese.

A compensare le deludenti prove di Valanciunas e Ibaka ci hanno pensato i rampanti giovani Anunoby e Siakam, due bei prospetti che lasciano intravedere margini di crescita interessanti. In conclusione questa per i Raptors è una sconfitta che ci può stare e che consente, al di là del non troppo lusinghiero record, di guardare al prossimo futuro in maniera fiduciosa.

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