Lance Stephenson è sulla bocca di tutti dopo il famoso soffio nell’orecchio di LeBron James per tentare di innervosirlo e distrarlo nel corso di gara 5, ma se per i fans è visto ormai come un idolo assoluto, non si può dire lo stesso per gli addetti ai lavori degli Indiana Pacers. Non a caso il coach in prima persona, Frank Vogel, aveva anticipato nella conferenza stampa post-gara 5 che l’indomani avrebbe avuto un colloquio personale con Born Ready per richiamarlo ad un comportamento più consono.
Vogel non è stato l’unico nell’ambiente Pacers ad essere irritato per le sceneggiate di Stephenson, reo di aver provato ad inserirsi in un capannello dei giocatori di Miami attorno a Erik Spoelstra – nel tentativo di carpire qualche suggerimento del coach avversario – e di essersi beccato l’ennesima multa per un caso di flopping – questa volta ne sono partiti 10mila perché recidivo. Infatti anche il presidente della franchigia, Larry Bird, non ha nascosto il proprio malumore nei confronti del numero 1 dei suoi e si è detto molto infastidito dalla condotta di gara di Stephenson nel corso del quinto atto della finale di Conference contro gli Heat.
Born Ready cerca spesso e volentieri atteggiamenti sopra le righe nella battaglia psicologica con gli avversari ed in questa serie sembra ispirato più del solito, forse dovuto al fatto di trovarsi di fronte la sua musa ispiratrice per eccellenza LBJ, ma se i primi ad essere scontenti del suo operato ora sono proprio i componenti dello staff che lo circondano, la cosa dovrebbe farlo riflettere.