Houston Rockets (27-10) – Golden State Warriors (31-8) 114-124
Niente Harden da una parte, niente Durant dall’altra. Houston Rockets-Golden State Warriors è comunque una sparatoria. Secondo scontro stagionale tra i due top team della Western Conference (vittoria 122-121 di Houston nella opening night di questa regular season 2017-2018), coi Rockets che arrivano da 5 sconfitte nelle ultime 7 e i Warriors che ne hanno vinte 8 consecutive fuori casa. La partita è equilibrata, con gli Splash Brothers (29 punti, 9 rimbalzi e 5 assist Curry; 28, 3 e 4Thompson) a trainare GS e Chris Paul (28, 7 e 9) ed Eric Gordon (30, 3 e 7) a replicare punto su punto per la squadra di D’Antoni. Il primo tempo si chiude sul 63-62 Houston. Nel terzo quarto sale in cattedra Gerald Green, ultimissimo arrivato in casa Rockets e già membro imprescindibile delle rotazioni. La guardia-ala 31enne – che ha messo 18, 10 e 27 punti nelle scorse tre apparizioni coi texani – stasera fa le veci realizzative di James Harden piazzandone 29 con 9-16 al tiro (8-15 da tre; primo giocatore nella storia della franchigia a segnare 7 o più canestri dall’arco in partite consecutive, dopo il 7-10 contro i Magic). Green mette 4 triple nella sola terza frazione, togliendosi anche lo sfizio di piazzare un gioco da 4 punti con Andre Iguodala come vittima.
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Questo il commento di coach Steve Kerr sull’esterno avversario:
Green li ha tenuti in partita praticamente da solo. È uno di quei giocatori che ti verrebbe quasi da lasciare libero, perché segna più di frequente i tiri difficili che quelli facili. Mette dei canestri impossibili, con la mano in faccia, poi ne sbaglia altri semplicissimi, smarcato.
Houston arriva sul più 6 (85-79) a 2.41 dal termine del terzo quarto, poi Golden State piazza un 16-5 e da lì in poi non si guarda più indietro. È Steph Curry a chiuderla con la tripla del 118-108 (con successivo fallo tecnico) e a regalare a GS la nona vittoria consecutiva in trasferta. Questo il commento di Mike D’Antoni:
Dobbiamo migliorare difensivamente, soprattutto nell’intesa di squadra. Stasera non abbiamo comunicato in difesa; dobbiamo essere più consapevoli e lucidi.
Golden State mette a referto un ottimo 13-30 da tre (43%), con Houston “ferma” a 17-50 (34%). Da segnalare anche i 35 assist dei Warriors e la tripla doppia di Draymond Green (17 punti, 14 rimbalzi e 10 assist), che lo porta a diventare il numero uno nella storia della franchigia – con 21 – nell’apposita classifica.