DeMar Derozan non crede che i suoi Toronto Raptors abbiano avuto un trattamento equo (da parte degli arbitri) durante l’ultima partita, persa dai suoi nella notte contro i Golden State Warriors.
Dopo aver ceduto il passo ai Campioni NBA per soli 2 punti, dopo aver effettuato una clamorosa rimonta da -27, il tre volte All-Star ha condannato pesantemente l’operato della terna.
“È frustrante essere in campo e percepire di giocare 5 vs 8” ha detto DeRozan ai giornalisti nel post-partita. “È proprio quello che sentivo. Punto. Alcune di quelle chiamate sono state semplicemente terribili. Fine.”
A mandare fuori dai gangheri DeRozan è stata una decisione presa dagli arbitri nei secondi finali della partita, decisione che ha tolto ai Raptors la possibilità di provare a pareggiare il match. Quando mancavano una manciata di secondi alla sirena finale infatti, la terna aveva concesso una rimessa ai canadesi (per palla persa di Stephen Curry) salvo poi cambiare la decisione presa, poiché dopo attenta revisione, avevano notato un tocco con la gamba da parte proprio di DeRozan che però aveva gran parte del corpo fuori dal campo.
Una decisione certamente non semplice da prendere, anche dopo aver osservato svariati replay da diverse angolazioni. Decisione che però ha fatto esplodere il prodotto da USC.
“Non pensavo nemmeno che potesse farlo, non sono un arbitro ma conosco questa regola. Se mi sbaglio, qualcuno mi corregga.”
DeRozan è solo l’ultima superstar che in questa stagione ha criticato l’operato degli arbitri, segnale tangibile che il rapporto tra le parti è ormai ai minimi storici e che mai, come in questa stagione, il confronto previsto nel weekend dell’All-Star Game sarà provvidenziale.
Leggi anche:
Melo evidenzia i problemi di comunicazione tra giocatori ed arbitri
Tensioni fra arbitri e giocatori: le rispettive associazioni sindacali a lavoro per discutere faccia a faccia
Frecciatina di LeBron che però riconosce il mancato game-winner
Commento