Steve Kerr è consapevole del fatto che la sfida tra i suoi Golden State Warriors e i Cleveland Cavaliers stia facendo la storia.
Nella notte tra lunedì e martedì, le due squadre si scontreranno per la seconda volta in questa stagione, dopo essere stati protagonisti delle Finals negli ultimi 3 anni. Il giorno prima dell’attesissima partita, coach Kerr non ha peli sulla lingua e non si preoccupa delle critiche. In un’intervista per Mark Medina del Mercury News, infatti, ha descritto la rivalità tra le due franchigie in questo modo:
“Vogliamo solamente prenderci a calci in culo. Non corre buon sangue. È come dovrebbe essere. Dovremmo continuare a provare a batterci a vicenda.”
Gli Warriors hanno vinto 2 delle 3 serie contro i Cavs in finale, ma (tranne l’ultimo anello, ottenuto 4-1 da Golden State) le partite sono state combattute ed equilibrate. Alcuni paragonano la loro faida a un’altra rivalità che ha fatto la storia dei playoff NBA: quella tra i Boston Celtics e i Los Angeles Lakers. Queste due franchigie si sono scontrate per la vittoria del campionato ben 12 volte a partire dal 1959 (quando i Lakers erano ancora a Minneapolis).
Chiaramente Warriors e Cavaliers hanno ancora molta strada da fare prima che il loro astio raggiunga il livello di quello tra Celtics e Lakers, ma il coach di Golden State non si fa problemi a paragonarli.
“Lakers-Boston era la rivalità dominante. La nostra rivalità con Cleveland è l’analogia della moderna NBA. Si tratta della stessa cosa. Hai superstar in tutte le parti del campo. Ci sono 3 scontri alle Finals. Hai così tante partite contro e così tante persone che le guardano. […] C’è decisamente un’atmosfera speciale nel palazzo quando entrambe le squadre sono lì.”
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