Fa festa il Toyota Center per il ritorno, dopo sette gare lontano dal parquet, di James Harden. Con Trevor Ariza e Gerald Green fuori per la squalifica rimediata contro i Clippers, si assiste ad una partita serrata per almeno un quarto e mezzo, fino a quando Houston non decide di andare al riposo dell’intervallo lungo sul +13 (63-50). La storia non cambia nel terzo periodo, quando The Beard e compagni riescono addirittura ad allungare sul +19 (e con un parziale da 16-4) chiudendo il quarto con un tiro da metà-campo realizzato con l’aiuto della tabella da Eric Gordon sulla sirena. L’ultimo periodo è ordinaria amministrazione per i padroni di casa, assoluti mattatori dalla linea del tiro da tre punti: 17 triple a segno su 39 tentate (43.6%), e segna la seconda sconfitta consecutiva per i Twolves dopo quella con i Magic patita la scorsa notte.
Non una gran serata al tiro per il rientrate James Harden, solo 3/15 dal campo malgrado 7 assist, 2 recuperi e 2 stoppate in 26 minuti per 10 punti totali. Solide invece le prestazioni di Chris Paul e Eric Gordon, trascinatori dei Rockets: il primo sfiora la doppia-doppia (19-9-6), mentre la guardia ex-Pelicans è on fire si avvicina al suo career–high con una prestazione da 30 punti (11/19 al tiro, 7/13 da tre). Nelle file dei Twolves 23 punti per Jimmy Butler, mentre Karl-Anthony Towns aggiunge un’altra doppia-doppia alla sua collezione con 22 punti e 16 rimbalzi, con 5 stoppate.
Atmosfera non facile quella che aleggia a Cleveland e sull’intera Quicken Loans Arena. I Cavs provano a dare segni di vita in questa regular season e iniziano con un parziale fiammeggiante che li porta sul 36-20 alla fine del primo quarto, andando poi all’intervallo lungo sul +20 (67-47). Una partita che sembrava in ghiaccio viene però riaperta dalla cattiva gestione del vantaggio da parte dei Cavs che, nel terzo periodo, subiscono il ritorno di Orlando con un parziale da 33-17. Con l’ultimo periodo i Magic, che a questa stagione hanno davvero poco da chiedere, riescono comunque a ricucire definitivamente lo strappo, dando vita ad un finale punto a punto. Con un 11 secondi sul cronometro Isaiah Thomas mette a segno due liberi clutch portando i suoi sul +1. Nel possesso successivo prima il layup sbagliato da Elfryd Payton, poi la palla-a-due vinta da Aaron Gordon che prova il tiro della disperazione condannano i Magic. Nulla da fare, violazione sulla palla-a-due e fischio finale. Cleveland torna a vincere nella notte del ritorno del lungodegente Rose (9 punti in 13 minuti)
Season-high per Isaiah Thomas (21-4-3), LeBron mette a segno 16 punti ed è ora a sole 25 lunghezze dalla storica soglia dei 30.000 punti: avrà una grande occasione per raggiungerli nell’impegno contro Oklahoma City. Doppia-doppia per Kevin Love (12 punti, 11 rimbalzi), bene D-Wade e Jeff Green dalla panchina. Per Orlando bene Aaron Gordon (17 punti con 11 rimbalzi) e Elfrid Payton (19-8-4), molto contrariati su alcune decisioni arbitrali nel finale.